Secondo la conduttrice bisognerebbe iniziare dal realizzare delle zone in cui è possibile, per 24 ore, circolare solo a piedi e quindi svolgere le attività quotidiane senza utilizzare autovetture. Ipotizza dunque dei “mini” quartieri dove tutto sia a portata di mano, un luogo a misura d’uomo che non necessiti della circolazione delle vetture a motore.
I vantaggi del vivere in una società senza auto sono evidenti. Ci sarebbe prima di tutto un significativo miglioramento della qualità dell’aria e di conseguenza una riduzione significativa dell’inquinamento atmosferico. Inoltre, la mancanza di automobili libera spazio prezioso nelle città, creando aree verdi e parchi che migliorano la vita urbana e promuovono uno stile di vita più attivo e sostenibile.
La proposta sicuramente sembra idilliaca, ma già durante l’intervento della conduttrice sono state sollevate alcune criticità. A tal proposito, Daniele Battaglia, presentatore del programma radiofonico, fa notare come potrebbero sorgere dei problemi con la gestione di determinate attività che condurrebbero, per forza di cose, a delle eccezioni alla regola di non prendere l’auto.
Diletta Leotta però non è la prima a pensare a proposte di questo tipo. L’idea della conduttrice si inserisce nell’idea generale di un ambientalismo più “estremo” che vorrebbe un mondo green privo di emissioni nocive. Negli ultimi anni sono molti quelli che credono che bisogni spingere verso una rivoluzione ambientale che porti effettivamente all’eliminazione delle automobili.
Inoltre, già negli anni ’80 una proposta molto simile a quella della conduttrice di DANZ era stata avanzata da Silvio Berlusconi e Segrate. La Milano 2 ipotizzata era una vera avanguardia architettonica per quegli anni. Eppure anche nella Milano 2 idealizzata erano comunque presenti strade ed automobili. La Leotta invece si dichiara convita della possibilità che Milano, vera e propria metropoli, si trasformi in una città senza mezzi a quattro ruote dove prendono il sopravvento biciclette, monopattini e sane camminate a piedi.
Per il momento le istituzioni nazionali non sono così radicali e per migliorare le condizioni ambientali del nostro Paese si affidano a stop momentanei della circolazione automobilistica e appoggiano le iniziative dell’UE mirate alla realizzazione di un 2035 non più legato all’uso di benzina e diesel come forme di alimentazione.
E voi cosa ne pensate? Credete che sia possibile realizzare una società completamente priva di automobili?