Di recente è stata emessa la prima multa per la spazzatura spaziale. Parliamo di una cifra di ben 150.000 dollari da pagare.
A farlo è stata la Federal Communications Commission (FCC), ovvero la società indipendente del Governo degli Stati Uniti d’America che si occupa di regolare ogni tipo di comunicazione (via radio, TV, satellite, ecc…), garantendo la sicurezza pubblica e quella nazionale.
Tale sanzione monetaria è stata rivolta alla Dish, una televisione satellitare Statunitense, per non aver smaltito correttamente un suo satellite. Si tratta dell‘Echostar-7, ormai in orbita nello spazio dal 2002.
La questione della spazzatura spaziale e la reazione della Dish
Secondo le norme imposte per lo smaltimento della “spazzatura spaziale”, ai tempi del lancio del satellite, la Dish si era impegnata a portare l’Echostar-7, 300 chilometri più in alto, al termine della sua vita operativa.
Così che potesse essere abbastanza lontano dagli altri satelliti e non rappresentare un ostacolo.
La società, però, non è riuscirà a mantenere questo impegno.
In quanto, a causa della mancanza di carburante, il satellite si è spento ad un’altitudine inferiore di 189 chilometri, rispetto a quella che aveva stabilito all’inizio.
Come detto, la sanzione monetaria nei confronti della Dish è piuttosto esosa, parliamo infatti di ben 150.000 dollari. A questa andrebbe poi aggiunta un’ammissione di responsabilità da parte dell’azienda e l’adesione a un accordo di conformità.
Tuttavia la Dish non ha accettato di buon grado questa accusa e ha deciso di contestare la “condanna”.
In quanto, secondo la società televisiva, non vi è alcuna prova volta a dimostrare che il satellite Echostar-7 rappresenti un pericolo effettivo. In più, questo, era stato già esentato dalle norme imposte per lo smaltimento dei vecchi satelliti.
Conclusioni
Non sappiamo come si evolverà questa situazione, ma è abbastanza certo il fatto che la questione della spazzatura spaziale rappresenti un problema da non sottovalutare.
Infatti, secondo quanto stimato dall’Agenzia spaziale europea, nell’orbita terrestre è possibile già trovare più di un milione di detriti derivanti dai pezzi di satelliti danneggiati. Essi orbitano nello spazio, alcuni anche di dimensioni superiori ad un centimetro e possono rappresentare un pericolo effettivo per altri veicoli spaziali.