Una domanda, soprattutto gli addetti ai lavori, se la sono sempre posta: cosa potrebbe succedere nel caso in cui dovesse manifestarsi una quinta dimensione? Questa dimensione spaziale aggiuntiva in grado di andare oltre ogni percezione dell’uomo potrebbe influire in qualche modo?
Tutto nasce da quando Albert Einstein, nel lontano 1905, rivoluzionò totalmente la visione dell’universo tramite la sua celebre teoria della relatività. Il fisico introdusse infatti per la prima volta il concetto di spazio-tempo, in grado di unire appunto le tre dimensioni dello spazio insieme al tempo.
Tornando alla questione di una quinta dimensione, negli anni 20 furono i due fisici Oskar Klein e Theodor Kaluza ad essere ispirati in merito alla teoria di Einstein. Entrambi sostenevano che la forza elettromagnetica potesse essere spiegata semplicemente da una curvatura della quinta dimensione di tipo esiguo ed arrotolato, essendo praticamente impercettibile i nostri occhi.
La quinta dimensione potrebbe rivoluzionare tutto
La teoria dei due fisici appena citati fu presto messa in discussione quando vennero scoperte le forze nucleari forte e debole. Bastò però solo mezzo secolo per riportare in vita quella credenza, fomentata dalla teoria delle stringhe.
Questa vede l’universo composto da piccole stringhe di massa-energia e non da particelle. Queste stringhe sono in grado di vibrare in uno spazio-tempo composto di 10 dimensioni.
Arrivando invece al 2021, la situazione sembrerebbe davvero interessante. In Germania un gruppo di fisici avrebbe pensato che la gravità di particelle sconosciute, propagandosi in un eventuale quinta dimensione nascosta potrebbe manifestarsi sottoforma di gravità extra, quella che in poche parole viene attribuita alla materia oscura.
Potrebbe dunque essere qualcosa di molto interessante ma anche di misterioso, magari difficilmente gestibile dall’essere umano.