Al suo interno si legge che il 2 giugno 2023 sono state scoperte violazioni di dati e download impropri, tali da dover mettere preventivamente offline l’intera piattaforma. In seguito sono state avviate indagini interne, che hanno scoperto la vulnerabilità, con la conseguente segnalazione alle Forze dell’Ordine.
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Un attacco massiccio che ha portato al furto dei dati di 6800 dipendenti, dislocati in varie sedi, con l’azienda che però è stata in grado di capire quali fossero i dati coinvolti, in modo da poter contattare i diretti interessati. Per favorire la risoluzione della vicenda, si legge sempre nella mail di Sony, l’azienda ha proposto agli stessi servizi gratuiti per monitorare i propri conti correnti, ed eventualmente riappropriarsi di una identità digitale rubata.
Un problema che purtroppo coinvolge non solamente Sony, ma anche tantissime altre aziende nel mondo, un forte segnale che spesso basta davvero pochissimo per permettere ad un qualsiasi malvivente di fare moltissimi danni, rubando denaro, identità o rivendendo semplicemente i dati sensibili dei singoli utenti.