Si tratta di un evento storico: sarebbe stata inferta la prima multa a causa della spazzatura spaziale. Mai nella storia era accaduto qualcosa del genere, con il provvedimento che questa volta toccherà il portafoglio della Dish, nota televisione satellitare USA.
L’azienda era stata accusata di non aver smaltito in maniera corretta un satellite, il quale prende il nome di Echostar-7.
Arriva la multa “spaziale”: la spazzatura mette nei guai la Dish
Loyaan Egal, a capo dell’ufficio di applicazione della FCC, ha sottolineato l’importanza di garantire la conformità degli operatori nel settore delle operazioni satellitari, data la crescente diffusione di tali attività e l’accelerazione dell’economia spaziale. Come parte di questa iniziativa, l’azienda coinvolta ha riconosciuto la sua responsabilità e concordato di adottare un piano di conformità, oltre al pagamento di una multa di 150.000 dollari.
Una vera stangata, decisione che però sarebbe stata contestata dalla Dish. Quest’ultima avrebbe infatti affermato che non ci sarebbero prove rispetto al fatto che il satellite possa rappresentare un pericolo reale. Inoltre non ci sarebbero prove che Echostar-7 sia stato lasciato fuori dalla nuova legge riguardante lo smaltimento dei vecchi satelliti.
Bisogna comunque tenere conto del fatto che la spazzatura spaziale può rappresentare un problema molto importante. Come fa sapere l’Agenzia spaziale europea, stando ad alcune stime ufficiali, nell’orbita terrestre sarebbero presenti oltre 1 milione di detriti. Questi, in quanto a dimensioni, supererebbero il centimetro.
Sembra poco, ma in realtà tale misura riuscirebbe senza problemi a danneggiare tutti i veicoli spaziali creando quindi una sorta di danno a catena.