Quando guardiamo in alto, durante le ore più tarde, una delle prime cose che notiamo in un cielo terso è probabilmente la Luna. In pochi sapranno, però, che il satellite si sta allontanando pian piano dalla terra, divenendo molto più piccola alla nostra vista. Tre milioni di anni non sarà neanche più possibile guardare le eclissi di Sole: il satellite non si sta solo allontanando, ma anche restringendo.
Sembra infatti che si stia rimpicciolendo, provocando contemporaneamente scosse sismiche. Gli scienziati hanno notato questo fenomeno grazie alle registrazioni effettuate dal rover indiano, i cui sismometri hanno individuato la presenza di diversi terremoti. Altri rilevatori statunitensi, portati sulla superficie lunare durante il programma Apollo, hanno confermato tale teoria. Già allora vennero prelevati i dati sismici del satellite, portando scoperte scientifiche da parte degli studiosi dell’epoca. Con questi, infatti, riuscirono a scoprire come la struttura interna della luna contenesse un nucleo di circa 500 km.
Le rilevazioni sismografiche della superficie della luna
Gli studi più recenti hanno portato a una scoperta ancora più importante, effettuata tramite l’ausilio di un algoritmo particolare. Questo ha permesso agli scienziati di identificare dove fosse l’epicentro dei terremoti accaduti tra il 1969 e il 1977.
Gli studiosi hanno dichiarato che le scosse di quegli anni, avvenute a soli 30 km di distanza, hanno provocato uno scivolamento delle faglie, portando così alla scoperta della contrazione del satellite e dell’attività tettonica tuttora attuale. L’insieme dei dati hanno portato alla conclusione che la Luna si stia restringendo e raffreddando. I ricercatori intendono approfondire l’indagine sul fenomeno, inviando altri sismometri. Questo non è l’unico studio effettuato tra le stelle. Grazie alle tecnologie moderne e le analisi approfondite sempre più notizie riportano informazioni affascinanti su pianeti, asteroidi ed altri corpi celesti. E pensare che questo è probabilmente solo l’inizio di una lunga serie di nuove scoperte di cui non vediamo l’ora di discutere.