Il progetto dell’iPhone 15, presentato al pubblico lo scorso settembre, prevedeva al suo interno un modem prodotto dalla stessa Apple che gli permettesse di accedere alla rete. Questo avrebbe permesso di ridurre i costi dovuti alla collaborazione con la società Qualcomm, una delle più grandi aziende creatrici di modem in tutto il globo.
Il piano per la costruzione del modem Apple era stato avviato già parecchi anni fa ma, dai le informazioni riportate dal Wall Street Journal, dopo continui fallimenti ritardi hanno dovuto accantonare il progetto. Considerando che la mela morsa più famosa del mondo è una delle società più ricche, nonostante la perdita degli investimenti, non ha subìto un danno grave interno. Tuttavia, gli azionisti si aspettavano che la società rispettasse il piano originale in modo tale da poter risparmiare il loro denaro grazie all’arrivo del microchip, compensando al contempo il rallentamento delle vendite.
I modem adoperati negli smartphone sono tra le componenti più complicate da ideare e creare. Il loro compito è essenziale perché permette agli iPhone di raggiungere la rete mobile. Il lato negativo è che per svilupparli bisogna tener conto di diverse variabili. Una è il modo in cui le reti sono costruite in ogni Paese e quindi la necessità di realizzare un modem che riesca ad adattarsi con tutte le tecnologie
, comprese quelle meno utilizzate come il 3G o il 2G.La Qualcomm ha impiegato parecchi anni e studi per raggiungere tale obiettivo. La Apple sembra abbia pagato la società circa 7,2 miliardi di dollari per acquistare il suo microchip. Tuttavia, il loro rapporto collaborativo non è sempre stato rose e fiori. Nel 2017, La Apple accusò la Qualcomm di richiedere tariffe troppo elevate per i suoi brevetti. La disputa finì con il raggiungimento di un compromesso.
La cosa peggiore è che la Apple ha già iniziato a lavorare sui propri microprocessori, stimando un risparmio per dispositivo tra i 75 e 150$. Ha effettuato i primi test per il modem l’anno scorso, ma questi hanno portato a dei risultati negativi. Il brevetto era infatti indietro di tre anni rispetto a quelli ideati da Qualcomm. La società si è vista quindi costretta a rinunciare ad utilizzarlo negli iPhone 15 per non rischiare di compromettere alcune funzioni. Il piano poi prevedeva che i modem Apple arrivassero il prossimo anno, ma probabilmente servirà molto più tempo. Chissà se, con la realizzazione di questa componente principale, il costo dei dispositivi diminuirà anche per gli utenti e non solo per gli investitori.