Samsung sembra ormai pronta per tornare sul mercato con i System-on-Chip di nuova generazione appartenenti alla famiglia Exynos. Dopo una pausa di un paio di anni, il gigante coreano ha messo a punto il chipset che sarà equipaggiato sui device top di gamma della famiglia Galaxy S.
In particolare, Samsung ha lavorato all’ottimizzazione del SoC Exynos 2400 che è stato oggetto di indiscrezione nell’ultimo periodo. Grazie alle segnalazioni degli addetti ai lavori, possiamo scoprire che il chipset è stato avvistato su Geekbench.
Il passaggio sulla piattaforma di benchmark ha permesso di scoprire molti più dettagli sull’Exynos 2400 e valutarne i risultati sotto stress. Il SoC sembra essere equipaggiato da quello che sarà il Galaxy S24+ che verrà commercializzato in Europa, riconoscibile dal modello SM-S926B.
Nel test in single core, il chipset ha ottenuto 2067 punti mentre nel test multi-core ha raggiunto i 6520 punti. Si tratta di valori certamente interessanti che lasciano ben sperare per l’usabilità quotidiana del device. I punteggi sono di gran lunga superiori al suo predecessore che confermano l’ottimo lavoro svolto da Samsung.
Tuttavia, dobbiamo anche segnalare che le prestazioni sono leggermente inferiori a quello che sarà il SoC di riferimento nel panorama Android. Infatti, lo Snapdragon 8 Gen 3 di Qualcomm, che ha ottenuto 2234 punti nel test single-core e 6807 nel test multi-core.
L’architettura del SoC Exynos 2400 sarà deca-core con un core dedicato alle prestazioni grazie alla frequenza operativa di 3,21 GHz. A supporto ci saranno due core da 2,90 GHz, tre core da 2,59 GHz e, infine, 4 core a 1,96 GHz. Il device che ha svolto il test poteva vantare 8GB di RAM e Android 14 come sistema operativo.
Le aspettative di Samsung per il chipset Exnos 2400 sono molto elevate. Il brand si aspetta un incremento prestazionale del 70% rispetto al predecessore con una capacità di elaborazione IA superiore di quasi 15 volte. Tutto questo sarà possibile anche graie alla GPU Xclipse 940, sviluppata in collaborazione con AMD e in grado di sfruttare l’architettura RDNA3.
Inoltre, ricordiamo che questi sono test preliminari e quindi le prestazioni del SoC potrebbero migliorare ulteriormente con l’ottimizzazione software e hardware da parte di Samsung. Non resta che attendere maggiori informazioni che certamente non tarderanno arrivare.