Netflix - addio piano Base, i costi degli abbonamenti volano alle stelle

Netflix sta rivoluzionando il proprio modello di abbonamento, eliminando l’opzione Base senza pubblicità anche nel mercato italiano. Questa mossa segue cambiamenti simili già attuati negli Stati Uniti e in Canada a partire da giugno 2023, e successivamente estesi all’Europa.

Netflix: i nuovi piani disponibili

In Italia, il piano Base era stato reso meno visibile piuttosto che completamente rimosso. Per accedervi, gli utenti dovevano cliccare su “vedi tutti i piani”. Ora, questa opzione è stata eliminata. Tuttavia, chi è attualmente iscritto a questo piano potrà mantenerlo, purché non interrompa l’abbonamento.

Ora, Netflix offre tre nuove alternative:

  • Standard con pubblicità: accesso completo al catalogo per 5,49 euro al mese, con inserzioni.
  • Standard: nessuna pubblicità, qualità 1080p e possibilità di download per 12,99 euro al mese.
  • Premium: qualità 4K+HDR, nessuna pubblicità e download per 17,99 euro al mese.

In passato, una differenza significativa era il numero di dispositivi connessi simultaneamente. Ora, è possibile aggiungere utenti extra al costo di 4,99 euro al mese per ciascuno. Per l’abbonamento Premium, il limite è di due utenti extra.

Questo cambiamento rappresenta una strategia di Netflix per aumentare i propri ricavi. Gli utenti ora hanno la possibilità di pagare meno, ma con l’aggiunta di pubblicità, o di spendere 60 euro in più all’anno per un abbonamento senza pubblicità. (L’abbonamento Premium comporta un costo aggiuntivo di 120 euro all’anno.)

Questo aggiustamento dei prezzi è parte di una tendenza più ampia nel settore dello streaming, che vede le piattaforme aggiornare frequentemente le loro offerte. È probabile che ulteriori modifiche ai prezzi avvengano nel 2024, a causa dell’inflazione. Questo scenario sta portando gli utenti a essere più selettivi nella scelta degli abbonamenti, optando per uno o due servizi in base alle nuove uscite di contenuti, mettendo così fine all’era degli abbonamenti multipli, diventati ormai troppo onerosi.

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