A quanto pare la stabilità non è propriamente una materia che a Netflix interessa più di tanto, dopo la imponente campagna di cambiamenti effettuata all’inizio del 2023, la quale ha portato tra le principali novità l’arrivo del piano di abbonamento con pubblicità e l’eliminazione della possibilità di condividere il proprio account, sembra che ora la scia di modifiche non voglia fermarsi, anzi, massimizzare i profitti sembra essere diventato il fine che giustifica ogni mezzo.
Dopo infatti l’introduzione del piano con pubblicità per un certo periodo di tempo Netflix ha messo a disposizione la possibilità di scegliere tra svariati abbonamenti, incluso quello standard senza però le pubblicità, una possibilità che però è andata via via scemando nei vari paesi, Canada e USA per primi ma che ora è sbarcata nel vecchio continente.
Addio piano base
A quanto pare il piano standard con pubblicità genera a Netflix più profitti di quello base senza pubblicità anche se ha un costo minore di quest’ultimo, ecco dunque che si è optato per la rimozione, di conseguenza la scelta è ora limitata a tre piani: “Standard con pubblicità” a €5,49/mese; “Standard” a €12,99/mese (qualità 1080p e visione su due dispositivi); “Premium” a €17,99/mese, l’unico con qualità Ultra HD 4K HDR e visione su quattro dispositivi.
Ovviamente il piano con pubblicità offre delle limitazioni importanti come l’assenza di alcuni contenuti che risultano bloccati da un lucchetto “per questioni di licenza” a detta di Netflix, dettaglio a cui bisogna aggiungere l’indiscrezione arrivata direttamente dal Wall Street Journal, che preannuncia nuovi rincari in arrivo in autunno a causa dello sciopero che si è protratto ad Hollywood.