San Marino è uno degli Stati più piccoli esistenti al mondo. Si tratta di una Repubblica avente però una struttura politica davvero particolare. È guidata dal Consiglio Grande e il Consiglio Generale e vede alla posizione più elevata due Capitani Reggenti. Questi ultimi sono soltanto figure rappresentative e vengono cambiati ogni 6 mesi. Recentemente è stato imposto loro un nuovo regolamento che stabilisce il dovere dei Reggenti di non usare i propri profili sui social network durante il periodo di carica. I divieti però non sono ancora finiti e forse molti di voi li riterranno assurdi.
Il divieto dei social e le altre proibizioni
Oltre ai social, sono banditi locali notturni e bar, inoltre non possono guidare. Se vorranno frequentare i suddetti luoghi, dovranno necessariamente essere accompagnati e mantenere un certo decoro. Anche l’abbigliamento deve essere “dignitoso”; il dress code richiesto è sobrio e formale. L’obiettivo di tutte queste regole è quello di garantire il decoro alla Reggenza, evitando la fuoriuscita di notizie scandalistiche o situazioni sgradevoli. Sui social, infatti, anche una sola frase di poche parole può scatenare un putiferio. I politici non possono divenire virali per i motivi sbagliati.
La manovra di San Marino cozza però con lo spirito della comunicazione aperta e tecnologica. In tutti gli altri Paesi del Mondo i social sono utilizzati anche come mezzo elettorale. La loro capacità di raggiungere un elevato bacino di utenza può giocare un ruolo fondamentale per la perdita e la vittoria. Sarà forse che San Marino, essendo così piccolo, non ha bisogno di tali mezzi? Oppure preferiscono continuare ad essere legati alle antiche tradizioni? I pareri sono alquanto contrastanti e sicuramente l’opinione personale, in questo caso, fa la sua parte. La tattica potrebbe avere molto senso, anche considerando gli esempi odierni.