La differenza risiede proprio nel rispetto di un pre-requisito che sta alla base del pagamento della tassa, ovvero il possesso del televisore. Dovete ricordare che il canone Rai è a tutti gli effetti una tassa di possesso, che gli utenti si ritrovano costretti a pagare se all’interno della propri abitazione hanno e fruiscono di un prodotto di questo tipo. Nel momento in cui tale condizione non dovesse essere presente, si ha tranquillamente la possibilità di richiedere l’esenzione.
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Gli utenti devono presentare una autodichiarazione direttamente all’Agenzia delle Entrate, all’interno della quale comunicano a tutti gli effetti di non disporre di un televisore nella propria abitazione. Fatto questo si avvieranno le pratiche di esenzione dal pagamento del canone Rai, solo un aspetto temporale è da tenere bene a mente: la domanda deve necessariamente essere presentata entro e non oltre il 31 gennaio, in quanto altrimenti i primi 6 mesi della tassa verrebbero addebitati, e non sono previsti rimborsi di alcun tipo. Il tutto è valido per qualsiasi consumatore sul territorio nazionale, a prescindere dalla regione di appartenenza, poiché il canone Rai è una tassa nazionale, non regionale.