A una distanza di 40 anni luce dal nostro pianeta si trova un altro sistema solare. In questo, gli scienziati, suppongono chi esistono altri eso-pianeti in cui si nascondono forme di vita. Precisamente, si riferiscono al sistema TRAPPIST-1, scoperto da James Webb e dal suo telescopio.
Attraverso il Webb, per la prima volta si possono osservare i pianeti che orbitano intorno ad altre stelle che potrebbero avere altre forme di atmosfere. Gli scienziati hanno scoperto dettagli sugli esopianeti del TRAPPIST finora sconosciuti. Che sia la svolta che ci permetterà di dare finalmente una risposta alla domanda “siamo soli nell’universo”? Forse sì, il gioco è ancora una volta nelle mani degli astronomi.
Su altri pianeti esiste la vita?
La stella che ha portato alla scoperta di pianeti in cui è possibile che la vita sopravviva è una nana rossa. Come tutte le sue simili, questa emette esplosioni solari continue, chi interferiscono però con lo studio dei corpi celesti circostanti. Tuttavia, i ricercatori sono riusciti ad arrivare ad una soluzione. Utilizzando il telescopio Webb hanno potuto analizzare la stella per ben 27 ore, segnalando quattro brillamenti. Dai dati raccolti hanno poi creato un apposito modello matematico in grado di separare brillamenti dall’attività stellare normale.
Il risultato delle analisi mostra una serie di informazioni sulle atmosfere dei pianeti per la prima volta molto dettagliate. Grazie al monitoraggio dei brillamenti, gli scienziati riusciranno a evitare di effettuare errori sull’individuazione delle molecole. Queste potrebbero apparire presenti durante il fenomeno di brillamento, ma in realtà non si presenterebbero davvero sul pianeta. Inoltre, i venti solari provenienti dalla stella potrebbero inficiare sui pianeti. Tuttavia, non si sa precisamente in che modo, per ora. Il team scientifico spera chi tali risultati aiutino gli astronomi nello scoprire se in questo sistema, o in altri aventi caratteristiche simili, ci sia vita.