Secondo Di Frenna, infatti, gli utenti hanno una abitudine ad utilizzare WhatsApp, tale da creare quasi una dipendenza, in quanto sentirebbero una necessità insita di collegamento con altre persone, andando a creare chat differenti per ogni caso. Proprio per questo motivo la creazione di gruppi e chat di numero superiore a 10, potrebbe mandare in tilt il cervello, il quale non riuscirebbe più a resistere o recepire correttamente i messaggi; discorso simile per le note vocali, di base dovrebbero essere al massimo di 30 secondi, mentre la tendenza attuale sta allungando di molto il tempo di ogni messaggio inviato.
Collegatevi subito sul canale Telegram di TecnoAndroid, dove vi aspettano i codici sconto Amazon che potete avere solo oggi gratis direttamente sul vostro smartphone.
Nel momento in cui la mente si dovesse ammalare, a causa, afferma Di Frenna, di un sovraccarico informativo, l’utente si troverebbe ad accusare mal di testa, sfociando poi in insonnia ed umore ballerino. Proprio per questi motivi, la tecnologia deve essere un aiuto per l’individuo, un qualcosa che possa semplificarne la vita, non complicarla a tal punto da causare dolore o malattie che altrimenti non sarebbero presenti.
Tutto questo è stato precisamente indicato per WhatsApp, ma vale chiaramente per qualsiasi applicativo o sito legato a smartphone, tablet e PC.