Il canone Rai è una tassa introdotta negli anni ’70 con la diffusione del televisore nelle case degli italiani, si tratta di una sorta di imposta di possesso di un apparecchio televisivo, che gli utenti si ritrovano a dover versare a rate direttamente tramite la bolletta dell’energia elettrica, per un ammontare che in genere si aggira attorno ai 90 euro annui.
Essendo una tassa di possesso, la condizione essenziale affinché il consumatore si trovi effettivamente costretto al pagamento è proprio la presenza in casa di un televisore, per questo motivo se tale condizione non dovesse verificarsi, si aprirebbero le porte dell’esenzione completa, previa richiesta da parte del contribuente.
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Canone Rai, ecco come fare per non pagare la tassa
Per questo basterà presentare una autodichiarazione all’Agenzia delle Entrate con la quale si richiede a tutti gli effetti l’esenzione, dichiarando di non essere in possesso di alcun televisore all’interno dell’abitazione in oggetto. Da notare che è una dichiarazione legale, pronta ad essere impugnata nel caso in cui non corrispondesse alla realtà.
La domanda deve essere presentata comunque entro e non oltre il 31 gennaio, così da essere sicuri di non pagare l’intero anno, in caso contrario il consumatore sarà costretto a versare i primi 6 mesi del canone Rai, per poi iniziare a non pagare la tassa dalla seconda metà. Non sono previsti rimborsi di rate già versate, questo è molto importante ricordarlo, perché non ammette alcuna replica.