In America, il 14 di Ottobre, Coloro che osserveranno l’eclissi solare vedranno solo il 10% del sole. La Luna coprirà la nostra stella, lasciando visibile solo un anello di fuoco. I fortunati che abitano nei pressi del White Sands Missile Range, nel New Mexico, potrebbero assistere ad un fenomeno ancor più affascinante. Nel cielo si potrebbero stagliare grandi fasce luminose. Queste saranno le scie provocate dai gas emessi dal lancio dei raggi scientifici della in rotta verso l’eclissi. La NASA ha infatti in programma un nuovo progetto per lo studio dell’impatto del fenomeno dell’eclissi sull’atmosfera terrestre.
La missione della NASA, alla cui guida vi è Aroh Barjatya, professore di fisica ingegneristica alla Embry-Riddle Aeronautical University, prevede il lancio di tre razzi grazie al quale potranno analizzare il modo in cui la diminuzione della luce del sole impatta sull’atmosfera terrestre superiore. La missione è stata chiamata Atmospheric Perturbations Around the Eclipse Path
o più semplicemente APEP. Ogni singolo razzo avrà quattro piccoli strumenti di misurazione per monitorare il cambiamento nella temperatura, nella densità, nei campi elettrici e magnetici.Se la missione dovesse avere successo, questo sarà il primo episodio nella storia in cui sono stati misurati in contemporanea differenti punti della ionosfera durante un fenomeno di eclissi solare. La ionosfera è localizzata a 70 Km di altezza e in essa l’aria diviene elettrica. Questo accade perché la parte ultravioletta della luce del sole riesce a sradicare gli elettroni dagli atomi, formando poi un grande numero di elettroni e ioni. Durante l’eclissi la luce scomparirà e apparirà quasi in contemporanea su una superficie del paesaggio. In meno di un secondo la densità salirà e diminuirà in maniera drastica, inviando onde in tutta la ionosfera. I missili aiuteranno gli scienziati ad elaborare una risposta al dilemma sui cambiamenti atmosferici e su questi movimenti, grazie alla raccolta dai e alla loro estrema accuratezza.