Dopo il blocco di Pornhub in due Stati, si torna a parlare di siti adatti ai soli adulti. Una legge, ormai nota, in Texas sta portando alla comparsa di alcune “terrificanti” avvertenze su alcuni portali per adulti. Gli avvisi infatti sono alquanto preoccupanti e mettono in guardia gli utenti in merito ai contenuti presenti sulle piattaforme.
The Verge e 404 Media hanno riportato, a tal proposito, che alcuni di questi disclaimer scaturiti dal “Texas Health and Human Services” hanno fatto la loro comparsa su alcuni popolari siti web che si occupano della circolazione di contenuti per adulti.
Gli avvisi sui siti per adulti
Considerando quanto è stato riportato, sui siti web in questione, vengono mostrati degli avvisi in cui si mette in guardia gli utenti poiché i contenuti pubblicati sulle piattaforme potrebbero creare una potenziale forma di dipendenza biologica. Inoltre, viene aggiunto che ci sono “prove” che dimostrano che la visione prolungata di questi contenuti può addirittura a danneggiare lo sviluppo del cervello umano. Infine, non mancano associazione a “malattie” di natura emotiva e mentale.
In realtà, The Verge ha dichiarato che questi avvisi contengono in realtà delle avvertenze sanitarie non provate. Questa non è l’unica fonte ad aver smentito l’accaduto. Quindi, a quanto pare, c’è molto altro dietro la questione.
Analizzando la questione si notato che i disclaimer sono comparsi su tutti i portali del Vixen Media Group, da Vixen a Blacked, passando per Deeper. Questo è il risultato di una decisione della corte d’appello degli Stati Uniti d’America. La sentenza ha portato ad un annullamento temporaneo dell’ordine che bloccava una legge in Texas. Quest’ultima riguardava la verifica dell’età degli utenti che accedono alle piattaforme e inoltre faceva riferimento alla visualizzazione di questi, ormai noti, avvisi sanitari. Si parla della nota legge HB 1181, già ampiamente contestata in passato.
Sono state proprio queste contestazioni che hanno portato ad un ritardo dell’entrata in vigore della legge che invece era prevista per il 1° settembre del 2023. Inoltre, più volte ad agosto, alcuni gruppi di attivisti e alcune società di intrattenimento per adulti (tra cui troviamo Pornhub e Brazzers) hanno protestato e fatto causa al Texas definendo “incostituzionale” quello che stava accadendo. Senza contare che le informazioni fornite sono palesemente delle falsità e accuse infondate che si “spacciano” per scienza.
Ad ogni modo e nonostante le ultime proteste, tutti gli utenti del Texas ora stanno iniziando a visualizzare questi spaventosi disclaimer su alcuni dei principali siti per adulti.
Non si sa ancora come evolverà la situazione, ma è certo che la questione è destinata a generare parecchie polemiche ancora per molto tempo.