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Truffa via sms, attenti al messaggio che sta ingannando i genitori italiani

Una terribile truffa via SMS sta guadagnando terreno da qualche mese, sfruttando la separazione temporanea tra genitori e figli. Il messaggio tipico inizia con un saluto familiare come “Ciao papà” o “Ciao mamma”, seguito da una dichiarazione allarmante come “ho rotto il telefono” o “ho perso il telefono”. Viene poi fornito un nuovo numero su cui il genitore dovrebbe contattare il figlio. Questa truffa non è del tutto nuova; è stata segnalata per la prima volta tra aprile e giugno, ma ha guadagnato nuova vita nell’ultimo periodo.

Truffa via SMS: le parole della Polizia Postale

La Polizia Postale ha emesso avvisi su questa pratica, sottolineando che i messaggi iniziali sono spesso seguiti da richieste di denaro o informazioni bancarie. Il consiglio è di non rispondere a tali messaggi e di eliminarli immediatamente. Se il numero è stato salvato, è consigliabile rimuoverlo dalla rubrica del telefono.

Questi sms possono sembrare innocui, ma sono progettati per instaurare un canale di comunicazione tra il truffatore e la potenziale vittima.

Una volta stabilito questo collegamento, il malintenzionato può costruire una narrazione più dettagliata e credibile, utilizzando informazioni personali raccolte durante la conversazione per lanciare attacchi più sofisticati in futuro.

È fondamentale comprendere che questi SMS sono solo la punta dell’iceberg. Mentre un SMS o una conversazione su WhatsApp non possono di per sé rubare informazioni, la creazione di un canale di dialogo rappresenta una vulnerabilità. Questo offre ai cybercriminali l’opportunità di costruire una storia convincente, che potrebbe includere dettagli come il nome di un figlio o di un genitore, un indirizzo fisico o il luogo di lavoro, rendendo così più efficaci eventuali attacchi futuri.

In ogni caso, la migliore linea di azione è contattare il proprio figlio al numero di telefono già noto per verificare la legittimità del messaggio. Questo semplice passaggio può fare la differenza tra cadere vittima di una truffa e proteggere le proprie informazioni personali.

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Pubblicato da
Melany Alteri