Un emoticon su WhatsApp salva la vita ad una donna in pericolo Su WhatsApp utilizziamo emoticon di continuo. Queste vengono usate per esprimere tutti i nostri pensieri e vengono in nostro soccorso quando abbiamo poco tempo per scrivere. “Non capisco cosa intendi” si trasforma in una faccina pensierosa, “Ti voglio bene” in un cuoricino e così via. Questa volta però una particolare emoticon ha assunto un significato molto più importante.

Maria, nome fittizio utilizzato per tutelare la privacy della donna, aveva trovato il coraggio di denunciare il suo compagno che l’aveva resa vittima di continue violenze, ma questo non è bastato. La donna, che si è ritrovata nuovamente vittima di un attacco, è riuscita a sopravvivere grazie all’uso della nota app di messaggistica istantanea.

L’emoticon su WhatsApp che salva la vita

Per due anni, la donna ha vissuto un vero e proprio inferno. Aveva conosciuto il suo compagno nel 2019, ma quella che sembrava la storia perfetta si è trasformata in un incubo. Il compagno, un 50enne di origini tunisine beveva e quando era ubriaco se la prendeva con la donna per ogni possibile questione. La gelosia dell’uomo si è tramutata in minacce, insulti e violenze fisiche. Maria, per due anni, ha subito percosse varie, non poteva uscire, né frequentare i suoi amici. Poi è arrivato il colmo: i tentati omicidi. L’uomo aveva cercato di soffocarla nel sonno, di farla cadere dal letto ribaltando il materasso e le aveva puntato in coltello da cucina alla gola.

Ci è voluto un po’ alla donna, completamente terrorizzata, a trovare il coraggio di denunciarlo, ma alla fine ce l’ha fatta.  La denuncia però non è bastata e Maria sentiva che sarebbe stato così. Proprio per questo aveva deciso, con una sua amica, di trovare una particolare emoticon, che solo loro due conoscevano. Il piano prevedeva di mandare l’emoticon in caso di pericolo così da avvisare la sua amica senza perdere troppo tempo prezioso.

Ed è proprio questo quello che è successo. Maria è stata raggiunta dal suo ex e ha subito inviato l’emoticon all’amica che ha subito compreso la situazione e ha avvertito le forze dell’ordine che hanno colto l’uomo in fragrante e l’hanno arrestato.

Per fortuna Maria ha trovato il suo lieto fine, ma sappiamo che non sempre le storie di violenza finiscono così bene. Lo stratagemma inventato dalla 58enne può essere un modello per tutte le donne, ma è anche sinonimo di qualcosa che non funziona. Le vittime di violenza dovrebbero essere tutelate dalle forze dell’ordine non da un’app di messaggistica. Ed anche se l’escamotage è molto utile, fa anche riflettere sulle condizioni delle donne in Italia.

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