In Italia, così come negli altri paesi del mondo esistono diversi tipi di operatori telefonici. I “nuovi” arrivati, che stanno riscontrando particolare successo, sono gli operatori virtuali. Gli MVNO (Mobile Virtual Network Operator) sono operatori, virtuali appunto, che si appoggiano alle infrastrutture di altri operatori MNO per riuscire ad operare sul mercato. Inoltre, hanno bisogno di una serie di licenze fornite dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, denominato in passato Ministero dello Sviluppo Economico. L’intervento degli operatori virtuali ha reso i prezzi nel mercato decisamente più concorrenziali e sono molti gli utenti che hanno deciso di effettuare il passaggio verso un operatore virtuale. Rabona Mobile, un MVNO ESP nato il 17 aprile 2019, eroga i suoi servizi appoggiandosi alla rete Vodafone in 2G e 4G tramite l’aggregatore tecnico Plintron. Nonostante sia uno degli operatori virtuali più concorrenziali, negli ultimi tempi sta procurando parecchi problemi ai suoi utenti.
Rabona Mobile: l’inizio dei disservizi
Da cosa scaturiscono i disservizi? Se un operatore virtuale ha dei debiti accumulati o anche dei contenziosi in corso con dei suoi fornitori, i consumatori possono riscontrare dei problemi tecnici su alcuni servizi. Alcuni disservizi possono riguardare la mancata possibilità di inviare SMS o di effettuare chiamate oppure di navigare su internet. Queste problematiche non si risolvono fino a quando non si trovano soluzioni ai contenziosi o si cambia fornitore.
È il caso di Rabona Mobile. Sono passati quasi sette mesi da quando sono iniziati i primi disservizi. Quest’ultimi sono iniziati senza alcun avviso per gli abbonati ai quali dal 15 marzo 2023 è stata negata la possibilità di inviare SMS, dal 12 aprire 2023 quella di utilizzare una connessione dati e dal 7 giugno 2023 di effettuare chiamate in uscita.
Questa incresciosa situazione è scaturita da un contenzioso sorto con il fornitore di rete e il suo aggregatore ovvero Vodafone Italia e Plintron. Il contenzioso ha avuto inizio nel momento in cui il fornitore ufficiale ha deciso di sospendere gradualmente, tramite l’aggregatore tecnico Plinto, i servizi a seguito di pregresse divergenze contrattuali.
La questione è finita in Tribunale
La vicenda è finita al Tribunale di Milano, dopo che Rabona Mobile ha presentato un ricorso cautelare contro il distacco unilaterale dei servizi operato da Plintron Italy per conto di Vodafone Italia. Per evitare che i clienti Rabona restassero senza servizi attivi, il Tribunale di Milano emesso un provvedimento cautelare che ha bloccato temporaneamente il distacco definitivo che invece era previsto per lo scorso 4 luglio.
I clienti Rabona al momento però possono solo ricevere chiamate ed SMS nonostante abbiano ricaricato la propria SIM. Questa situazione di stallo ha quindi creato una sorta di operatore incompleto e ha spinto molti utenti a cambiare operatore telefonico.
Ciò che preoccupa è il fatto che sul sito di Rabona Mobile non ci siano particolari avvisi a riguardo. Anzi, nell’apposita sezione dedicata alle offerte mobile il sito permette ancora l’acquisto di una nuova SIM ricaricabile con la quale però, come abbiamo visto, non si può chiamare, inviare SMS o navigare internet. Si possono solo ricevere SMS e chiamate. Ma è possibile che un simile operatore continui ad esistere anche se incompleto? Ed è giusto che sul sito, o anche chiamando il Servizio Clienti, gli utenti non vengano informati in alcun modo di tale situazione?