Il Parlamento Europeo ha recentemente avanzato nella definizione del suo orientamento riguardo allo standard Euro 7, un insieme di normative che mirano a regolamentare le emissioni dei veicoli. La Commissione Ambiente (Envi) del Parlamento ha adottato una posizione che ora dovrà essere discussa e ratificata dalla Plenaria del Parlamento UE. Se approvata, inizierà il Trilogo, un processo negoziale che coinvolge Parlamento, Consiglio e Commissione Europea per raggiungere un accordo finale.
Euro 7, grandi novità in arrivo
Il relatore Alexander Vondra ha sottolineato l’importanza di trovare un equilibrio tra la tutela ambientale e gli interessi economici dei produttori di veicoli. L’obiettivo è evitare misure estreme che potrebbero danneggiare sia l’industria che i cittadini europei. In questo contesto, il testo adottato dalla Commissione Ambiente propone una serie di misure specifiche.
Per quanto riguarda le emissioni inquinanti come ossidi di azoto, particolato, monossido di carbonio e ammoniaca, il testo concorda con i livelli proposti dalla Commissione Europea. Tuttavia, introduce una suddivisione ulteriore delle emissioni per i veicoli commerciali leggeri, categorizzandoli in base al loro peso. Inoltre, il documento prevede limiti più stringenti per le emissioni di gas di scarico di autobus e veicoli pesanti, estendendo le normative attuali (Euro 6/VI) fino al 1° luglio 2030 per auto e furgoni e fino al 1° luglio 2031 per autobus e camion. Questo rappresenta un allungamento dei tempi rispetto alle date originariamente proposte dalla Commissione Europea.
Il testo va oltre, proponendo un allineamento delle metodologie di calcolo e dei limiti per le emissioni di particelle provenienti dai freni e l’abrasione dei pneumatici con gli standard internazionali in fase di sviluppo. Queste regole sarebbero applicabili a tutti i tipi di veicoli, inclusi quelli elettrici. Viene anche introdotto un requisito di prestazione più elevato per la durata delle batterie di auto e furgoni.
Infine, la Commissione Ambiente ha suggerito ulteriori misure, come l’introduzione di un passaporto ambientale aggiornato per i veicoli, che includerebbe informazioni come il consumo di carburante, lo stato della batteria e i risultati delle ispezioni tecniche. Altre proposte riguardano l’obbligo di installare sistemi di monitoraggio a bordo per vari parametri, come le emissioni di gas di scarico e lo stato delle batterie, nonché norme specifiche per i produttori di veicoli a basso volume. Queste misure rappresentano un tentativo complesso e multiforme di affrontare le sfide ambientali senza compromettere gli interessi economici.