smartphone radioattivi

Avete mai sentito dire che alcuni dispositivi possono essere pericolosi per l’emissione di alcune onde o essere radioattivi? Forse sì, ma probabilmente non avete mai pensato che il “nemico” sia più vicino di quanto crediate. L’oggetto in questione è qualcosa che utilizzate intere ore ogni giorno per effettuare ricerche online, chattare o fare qualsiasi altra cosa. Sì, parliamo del vostro smartphone.

Lo smartphone, infatti, emette delle radiazioni. Non esistono modelli che non le producano, ma vi sono alcuni che ne diffondono una quantità maggiore. Gli scienziati e i medici non hanno ancora trovato una risposta che esprima esattamente una correlazione tra queste radiazioni e l’insorgere di patologie nel corpo umano. Tuttavia, questo non vuol dire che tenerli sempre vicino e a contatto con la pelle (come in tasca o attaccati al viso), non possa essere nocivo.

Smartphone: quali sono i più radioattivi in circolazione

L’Unione Europea per cercare di frenare la produzione e la distribuzione di dispositivi potenzialmente pericolosi ha indicato che il valore SAR massimo che questi possono raggiungere è 2 w/kg. Tale valore misura il modo in cui il nostro organismo assorbe le radiazioni. Tuttavia, non si tratta di una legge, ma di un consiglio che i governi dovrebbero seguire. Un esempio recente ne è la prova.

In Francia, non molte settimane fa, hanno ritirato dal mercato l’iPhone 12 poiché raggiungeva i 5 w/kg, molto al di sopra del limite consigliato. Sebbene questo smartphone sia venduto anche in altri Paesi europei, questi non hanno preso la stessa drastica decisione. Intanto la Apple, per continuare a distribuire il dispositivo negli store francesi, sta cercando di trovare una soluzione a tale problema.

Non è solo l’iPhone 12 a destare preoccupazione, ma anche altri modelli acquistabili. Attualmente tra quelli da “evitare” vi sono differenti modelli prodotti dalla Samsung, come l’S22 da 1.22 w/kg, l’S22 Ultra con 1,05 w/kg e l’A52 5G avente il medesimo valore dell’Ultra. Uno dei più nocivi è il Huawei Mate 9, che sfiora il limite con 1,69 w/kg. Altri esempi sono il Google Pixel 3XL (1,39 w/kg), RPG Phone 6 (1.36 w/kg) e anche alcuni Xiaomi Mi che raggiungono anche 1,40 w/kg.

Sebbene questi non rappresentino un rischio grave accertato, alcune autorità, come l’AIRC consiglia di non usarli in maniera smodata. Studi scientifici, inoltre, dimostrano che alcune patologie possono insorgere o essere aggravate ponendo in maniera costante lo smartphone a contatto con la pelle. Il calore da esso prodotto, quando posto nelle tasche, può anche causare l’infertilità maschile. Gli studiosi, quindi, consigliano di seguire alcune pratiche per limitare i danni: usare gli auricolari in modo da non porre il cellulare vicino alla zona cerebrale; limitare le chiamate a pochi minuti; evitare di effettuare telefonate in caso di copertura scarsa, poiché in quel caso lo smartphone emette una maggiore quantità di radiazioni.

 

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