L’universo è un luogo immenso e sconfinato, e per tanto tempo è stato anche sconosciuto. Le continue spedizioni nello spazio ci hanno permesso di conoscere un po’ di più il nostro universo, anche se pensare di conoscerlo tutto è un’utopia. Ed è proprio per questo che ogni nuova scoperta è di fondamentale importanza ed è accolta con grande entusiasmo.
La galassia si chiama NGC 685, ha forma a spirale ed è definita “barrata” a causa della sua centrale linea luminosa. Questa bellissima galassia si trova a 58 milioni di anni luce di distanza da noi, con precisione nella costellazione dell’Eridano. Quest’ultima è una costellazione dell’emisfero celeste australe che prende il nome dal fiume della mitologia greca dove persa la vita Fetonte il figlio del dio Apollo.
Hubble si trova nello spazio con uno scopo ben preciso: studiare la formazione e dell’evoluzione degli ammassi stellari. Quando ha documentato la galassia NGC è riuscito a catturare i suoi bracci irregolari e curvi circondati da stelle e uno sfondo nero.
Il telescopio, dotato di potenti strumenti, ha catturato nelle sue immagini anche tutte le stelle che di solito non vengono visualizzate dagli occhi umani. Le stelle, infatti, brillano a lunghezze d’onda ultraviolette
per noi invisibili.John Herschel, astronomo britannico, nel 1834, grazie ai suoi studi scovò NGC 685 per la prima volta. Già all’epoca l’astronomo riuscì a notare alcuni dettagli della sua composizione come la sua forma apparentemente rotonda. L’intera galassia ha un diametro di circa 60.000 anni luce, che corrisponde a poco più della metà della Via Lattea e viene classificata come di medie dimensioni dato che può contenere all’incirca 100 milioni di stelle.
Dalla foto emergono alcuni dettagli molto interessanti. L’intenso bagliore di cui è formato il centro di NGC 685 deriva dalla moltitudine di stelle che sono tutte concentrate in una zona relativamente piccola. Inoltre, è dotato di macchie di colore blu presenti lungo i suoi bracci. Questi sono dei veri e propri ammassi stellari, ovvero dei gruppi di stri che sono tenuti insieme dalla loro reciproca attrazione gravitazionale. Infine, è possibile notare anche una serie di zone di un rosso scuro. Queste zone si trovano vicino alla linea centrale e si formano per via di gas e polveri interstellari, ovvero la materia stessa di cui sono fatte le stelle.
Hubble è davvero uno strumento spettacolare, ma probabilmente non resterà solo per sempre. Sembra infatti che la Cina voglia lanciare un nuovo telescopio spaziale capace di “sconfiggere” Hubble. Il progresso dovrebbe essere unitario e non si dovrebbe trasformare in una faida, ma sicuramente sarà interessante scoprire cosa ci aspetta il futuro per le missioni spaziali.