A dimostrare la verità di queste affermazioni è uno studio di CivicScience. Lo studio ha coinvolto all’incirca 4mila utenti adulti selezionati tra Stati Uniti e Porto Rico. Secondo le ricerche condotte il 29% degli abbonati a Netflix hanno dichiarato che in caso di aumenti pendano di sottoscrivere il piano senza pubblicità, mentre il 39% si è dichiarato pronto ad annullare l’abbonamento al concretizzarsi del prossimo rincaro.
Se invece ci concentriamo sui soli utenti abbonati al piano di Netflix senza pubblicità (da 15,49 euro al mese), la metà degli intervistati ha affermato che è pronta a mantenere il piano attuare anche a seguito di un eventuale aumento dei prezzi. Più di un terzo invece è disposto a rinunciare al servizio di streaming per passare anche ad altri servizi con abbonamenti più vantaggiosi.
Le critiche riguardano sicuramente i continui rincari proposti da Netflix, ma sono legati anche dalla continua inflazione che colpisce l’intero mercato. Infatti, negli Stati Uniti è il 33% degli utenti ad aver dichiarato che prevede di ridurre la spesa per gli abbonamenti di streaming in aumento rispetto al 28% dello scorso gennaio. La motivazione di questo aumento è proprio l’inflazione. Inoltre, la percentuale di utenti che hanno quattro o più abbonamenti a vari servizi di streaming è in diminuzione da settembre ad ottobre, andamento totalmente in linea con il trend che è stato osservato ad inizio anno.
Le polemiche non riguardano solo l’America. Infatti, anche in Italia sono molti gli utenti che si sono dichiarati pronti ad abbandonare il servizio di streaming per evitare una spesa sempre maggiore ogni mese. Ad aumentare le polemiche ha contribuito anche la rimozione da parte di Netflix Italia del piano base senza pubblicità.
Voi cosa ne pensate? Avete un abbonamento con Netflix? Siete pronti a rinunciarci se ci saranno nuovi aumenti?