Come dichiarato nella nuova manovra approvata è inserito anche il primo intervento sul canone che viene tagliato dalla bolletta dei contribuenti italiani. Infatti, secondo quanto riportato sarà un quarto del canone a non essere più pagato in bolletta, che quindi passa da 90 a 70 euro l’anno.
Giorgetti più volte aveva rilasciato dichiarazioni sulla questione. Nelle intenzioni del Ministro c’era da tempo l’idea di modificare il canone. Il primo passo sembra essere pronto a realizzarsi con l’ultima manovra di governo. Come però ha più volte ribadito ci sono anche tante ipotesi di riforma per i pagamenti. Tra queste ipotesi di riforma del canone tv ci sarebbe anche quella che prevede di legare il canone non al possesso di una tv, ma di un’utenza telefonica.
L’idea scaturisce dal fatto che le nuove tecnologie permettono di vedere anche i programmi televisivi tramite smartphone e tablet. Quindi, qualora il presupposto impositivo dovesse essere il possesso di un’utenza telefonica comporterebbe di ridurre il canone pro capite. Ad oggi il canone risulta pagato da circa 21 milioni di utenti
mentre, attualmente, le utenze telefoniche attive sono circa 107 milioni, come ha spiegato Giorgetti.Giorgetti, inoltre, non si ferma qui. Il ministro dell’Economi propone una progressiva riduzione dell’importo del canone, con cadenza annuale di circa il 20%, fino ad arrivare ad un suo totale azzeramento.
Il piano parte dal nuovo ddl della Lega denominato “Modifiche al testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici in materia di servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale, riduzione e abolizione del canone di abbonamento e disciplina della società del servizio pubblico”. Questo provvedimento comprende anche una serie di interventi sulla ridefinizione stessa del concetto di servizio pubblico. Inoltre, sarebbe prevista anche l’introduzione di un nuovo canale interamente dedicato a programmi e rubriche culturali, contraddistinti dall’assenza di spot. Il progetto presentato in Senato dal partito di Matteo Salvini e, a quanto pare, prevede di cambiare completamente il volto della Rai, proprio a partire dal suo canone.
Il progetto della Lega prevede che entro 5 anni ci sarà l’abolizione del canone mentre già da oggi è previsto che questo venga annullato per tutti gli utenti che per motivi estranei alla propria volontà non possano fruire del servizio.