Avete mai sentito parlare dell’elettroautofobia? Il termine è stato coniato per indicare la paura delle auto elettriche, in particolar modo della loro esplosione. Non si sa bene il perché, ma queste vetture sostenibili sono da alcuni considerate pericolose e “cattive”.
Le notizie di cronaca, come ad esempio l’incendio verificatosi ad agosto sulla Fremantle Highway, hanno contribuito allo sviluppo di tale fobia. Purtroppo, eventi del genere sono raccontati non sempre in modo veritiero: ancor prima che si potessero effettuare delle indagini, la colpa è stata associata alle automobili elettriche. Un altro incendio che ha caratterizzato questo 2023 è stato quello accaduto nell’aeroporto di Luton, dove, sebbene l’errore fosse stato di una vettura a diesel, le informazioni in rete hanno riportato tutt’altra storia alimentando le teorie complottistiche. Anche in questo caso le fake news hanno vinto.
Gli altri episodi del genere ne esistono tantissimi. Uno dei più recenti riguarda un autobus che ha preso fuoco a Bradford chi è impazzato sul web anche grazie ad un video riportante uno scenario alquanto apocalittico con fumo e fiamme incontenibili. Appena postato è stato condiviso all’impazzata sui social
con commenti negativi sull’utilizzo degli autobus elettrici. Ovviamente anche in questo caso si è trattata di una notizia fasulla. Il pullman, infatti, non era soltanto elettrico, ma ibrido con un sistema anche a gasolio. Prima di sparare sentenze nessuno si è informato abbastanza per sapere quale fosse la verità.È molto più facile accettare una realtà che vada contro le proprie convinzioni, piuttosto che una cattiveria basata sulla finzione. Intanto l’Europa continua a procedere con il suo piano di eliminazione delle auto a combustibili fossili entro il 2030 e non saranno i complottisti a fermarlo. Si spera che con la sempre più crescente diffusione delle auto elettriche e delle altre vetture con zero emissioni, la conoscenza vinca sull’ignoranza. Magari conoscendo sia gli aspetti positivi che negativi si riuscirà a far comprendere come l’elettrautofobia sia fondata soltanto su dicerie condivise sui social. È sempre bene tener conto di fonti che siano affidabili (come le autorità) e non affidarsi a persone qualunque.