Google si prende la responsabilità delle sue azioni. È piuttosto recente ed importante la notizia dell’annuncio fatto, pochi giorni fa, da Google, il gigante di Mountain View.
Il colosso dell’informatica, ha infatti dichiarato pubblicamente di essere disposto a pagare e a prendersi qualsiasi tipo di responsabilità nel caso in cui, alcuni dei suoi strumenti di intelligenza artificiale, si trovino a violare i diritti di copyright.
Si tratta di una decisione molto importante non solo dal punto di vista legale, ma mirata a migliorare la reputazione attuale che gli utenti hanno nei confronti dell’applicazione dell’intelligenza artificiale.
La protezione legale garantita da Google, tuttavia, non ricopre tutti i suoi servizi, ma solo alcuni in particolare, tra cui:
Tuttavia, Google, al fine di evitare di essere vittima di eventuali tentativi di inganni, ribadisce che qualsiasi segnalazione effettuata dagli utenti sarà opportunamente controllata, al fine di verificarne la validità.
Vi possono essere infatti situazioni in cui, l’utente, cerchi di spingere intenzionalmente i modelli di intelligenza artificiale a violare i diritti di copyright, veicolando le risposte dell’IA in modo da infrangere i diritti di qualcun altro.
In ogni caso, al fine di evitare qualsiasi tipo di violazione legale, l’azienda si propone di disciplinare e addestrare i suoi strumenti, nel rispetto delle normative vigenti in materia di copyright.
Ma come potrebbe Google violare il diritto di copyright?
Rispondiamo a questa domanda attraverso un esempio:
La violazione del diritto di copyright avviene in quelle situazioni in cui Google, fornisce all’utente risposte contenenti frasi o citazioni simili a quelle presenti all’interno di un’opera realizzata da qualcun altro.