Una nuova impressionante scoperta ha mostrato alcuni dettagli sulla vita di Meret-Neith, regina della primissima dinastia. Gli archeologi erano a lavoro nella tomba quando hanno trovato centinaia di vasi con del vino, alcune addirittura ancora perfettamente sigillate. Nel totale silenzio e sotto la terra egizia, questi oggetti hanno visto passare migliaia di anni.
I reperti, oltre ad essere un vero tesoro archeologico, sono un chiaro riferimento all’apprezzamento e alla potenza della regina Meret-Neith, che potrebbe rivelarsi essere la prima faraona dell’intero Egitto. La sua posizione giuridica rimane ancora un mistero, ma tutti gli indizi suggeriscono che fosse una figura dalla grande importanza.
La tomba della regina è posta in una delle ultime dimore dei faraoni, tutti maschi. Il luogo, però, si contraddistingue dagli altri per le dimensioni e per tutti i manufatti preziosi. Attualmente, una squadra di esperti capitata da Christiana Köhler, docente dell’Università di Vienna, sta collaborando con il Ministero Egiziano del Turismo e delle Antichità per cercare di svelare altri dettagli
sulla vita di Meret-Neith nascosti nel monumento funebre.Hanno scoperto anche iscrizioni mai studiate che mostrano come la regina coprisse responsabilità davvero importanti, come ad esempio la protezione e la gestione del tesoro reale. Grazie all’ausilio delle tecnologie moderne hanno potuto anche capire in che modo la stessa tomba fu costruita. Lo studio ha svelato che ci vollero anni per la sua realizzazione, fasi diverse differite nel tempo. Le ricerche hanno anche suggerito che con Meret-Neith sono stati sepolti 41 servitori e cortigiani. Questi non morirono per scopi rituali, ma sono lì presenti come segno di onore dopo aver concluso imprese rispettabili durante il corso della loro vita.
La scoperta apre le porte anche a nuove teorie sul passato dell’antico Egitto. Già si conosce da tempo la storia delle faraone e dei faraoni, ma questa potrebbe mostrare la verità sulla nascita della dinastia e del potere femminile all’interno del regno.