Netflix in questi ultimi mesi ha adoperato alcune soluzioni che hanno causato un certo malcontento tra gli utenti. La prima scleta importante è stata quella di interrompere la condivisione delle password e limitare gli account soltanto al nucleo familiare. La seconda invece ha previsto un aumento dei costi degli abbonamenti, che ora arrivano anche a costare circa 18€ al mese. Sembra però che i rincari non abbiano raggiunto ancora una fine.
Gli analisti hanno pubblicato un report in cui si spiega il motivo di tale futura manovra e di come questa sia alquanto ragionevole.
Perché Netflix vuole incrementare ancora i costi
Con l’eliminazione della possibilità di condividere la password, gli iscritti a Netflix nel terzo trimestre del 2023 sono stati 6 milioni, a dimostrazione che i contenuti i servizi offerti sono stati più forti dell’alza aumento dei prezzi. Perché allora ci sarà un nuovo rincaro? Il motivo risiede nel non successo di alcuni piani, che stanno riportando numeri nettamente inferiori rispetto all’obiettivo prefissato. Gli aumenti colpiranno infatti il pacchetto standard e Premium, poiché questi sono i meno redditizi, nonostante non presentino la pubblicità.
Il piano Premium è anche l’unico a offrire agli utenti la possibilità di guardare serie tv e film in 4K HDR, ma comunque ha pochissimi e iscritti. Probabilmente la ragione è legata al prezzo attuale che sfiora già i 18€, una spesa mensile non indifferente.
Il team di Netflix sa però che rincarando saranno ancora di più gli utenti che si iscriveranno al piano avente un costo inferiore, ma quello potrebbe essere proprio il loro fine. Non si sa ancora se effettivamente questa manovra verrà attuata e se avrà successo. Potrebbe essere un’arma a doppio taglio capace di portare gli utenti ad abbandonare definitivamente lo streaming e di incrementare l’utilizzo della pirateria.