Quattro compagnie telefoniche tra cui Tim e Vodafone dovranno pagare una multa di 200 milioni di euro imposta dall’AGCOM. Il motivo è l’illegittimità delle rimodulazioni delle tariffe e delle fatturazioni a 28 giorni invece che a 30.
In realtà, le autorità avevano già scelto di multare tali operatori parecchio tempo fa, ora infatti si tratta di una rimodulazione. La prima sanzione è stata ordinata ormai nel gennaio del 2020 e adesso, a quattro anni di distanza, finalmente si è giunti ad una conclusione. Il Codacons può finalmente celebrare la grande vittoria da parte dei consumatori.
Aspra multa da pagare per WINDTRE, FASTWEB, TIM e Vodafone
Oltre alla TIM e alla Vodafone sono state anche multate la WindTre e Fastweb, per un conto totale di 200 milioni di euro. L’accusa è appunto che queste applicassero il pagamento delle tariffe mensili prima di quanto pattuito durante l’attivazione dei contratti. Dalle ricerche poi si è potuto constatare la veridicità delle critiche degli utenti.
L’importo della multa, quindi, è stato dilazionato tra le 4 compagnie. La TIM dovrà pagare 100.670.526 €, un numero che si contraddistingue di parecchio rispetto alla Fastweb che dovrà invece coprire una spesa di 12.690.375€. La Vodafone e la WindTre dovranno invece saldare rispettivamente un conto di 52.773.900,10€ e 36.375.500€.
L’antitrust ha quindi confermato le tesi della Codacons e dei clienti degli operatori, riconoscendo l’intesa restrittiva della concorrenza che ha danneggiato le spese mensili degli utenti. L’importo della sanzione è stato riqualificato è in base ha la durata complessiva delle azioni illegali. La multa dimostra ancora una volta come le fatturazioni a 28 giorni siano illegittime e a che quindi qualsiasi altra compagnia pagherà la stessa sorte.