Netflix ha cambiato in maniera drastica la sua politica commerciale nel corso di queste settimane. La piattaforma streaming, già a partire dagli scorsi mesi, ha dato il via ad una riforma per la pratica degli account condivisi, una riforma che è pronta ad essere seguita anche da altri servizi concorrenti come Disney+.
Netflix, stop agli account condivisi: ecco cosa cambia
La nuova politica per gli account condivisi di Netflix nasce da una necessità: aumentare gli incassi dal fronte degli abbonamenti. Per questa ragione, la tv streaming vuole spingere sempre di più gli utenti ad attivare piani di visione singoli. Laddove ciò non fosse possibile, la piattaforma andrà ad applicare una tariffa opzionale per consentire l’account sharing.
Proprio le nuove politiche commerciali dettano le regole a tutti gli utenti con un regolare profilo che desiderano condividere l’accesso in piattaforma con parenti, amici o anche eventuali sconosciuti. Costoro, dovranno necessariamente pagare un extra di 4,99 euro rispetto al loro piano di abbonamento per ogni utente abilitato alla visione dei contenti. Al netto di tali modifiche, invece, c’è da ribadire che i costi di listino di Netflix non hanno previsto modifiche
Il prezzo base di Netflix resta di soli 7,99 euro per gli utenti che optano per il piano di abbonamento low cost, ossia quello che prevede le pubblicità tra un contenuto e l’altro. Il costo della tv streaming sale invece a 12,99 euro per il piano Standard con la visione in Full HD per poi arrivare a 17,99 euro per il piano Premium con i contenuti in 4K UHD.