L’AGCOM, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha multato le quattro compagnie, dopo essersi accertato che le compagnie telefoniche hanno posto in essere un’intesa restrittiva segreta impedendo così il corretto svolgersi delle dinamiche concorrenziali tra operatori nel mercato dei servizi di telefonia fissa e dei servizi di telefonia mobile, come è possibile leggere nel Bollettino dell’Antitrust. La sanzione deriva da una rimodulazione della sentenza avvenuta dopo la prima ordinanza del Consiglio di Stato.
Secondo le norme dell’AGCOM gli operatori di telecomunicazioni devono emettere una sola fattura al mese per i servizi forniti ai propri clienti. Tuttavia, secondo quanto emerso, gli operatori hanno iniziato a rinnovare il canone ogni 28 giorni.
Per questo Telecom è stata multata per 100,67 milioni invece dei 114,39 milioni della prima sentenza. Fastweb è stata multata per 12,69 milioni di euro
invece di 14,7 milioni euro. Per Vodafone la multa è di 52,77 milioni rispetto i 59,97 milioni iniziali e per WindTre si è passati a 36,37 milioni di euro invece di 38,97 milioni.Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, ha affermato che si ritiene soddisfatto delle sanzioni emanate anche se sarebbe stato preferibile una multa maggiore. Per Dona il problema risiede nell’eccessiva libertà di cui sono dotate le compagnie telefoniche. Questa libertà, che ha portato al sistema ideato al fine di impedire la concorrenza sul mercato, richiede interventi da parte delle Authority. Per Dona bisogna intervenire per limitare la libertà delle compagnie che ad oggi hanno la possibilità di prendere le proprie decisioni senza troppi freni o intoppi.
Le compagnie interessate si sono dichiarate in disaccordo con le decisioni prese e stanno valutando di presentare ricorso presso il Tribunale competente.
Nonostante la situazione spiacevole che si è venuta a creare, gli operatori di telecomunicazioni continuano ad impegnarsi per offrire ai propri clienti servizi di alta qualità e innovativi. Tuttavia, è chiaro che le aziende dovranno prestare maggiore attenzione alle norme sulla fatturazione mensile al fine di evitare future sanzioni.