Però come ogni altro oggetto del passato anche i vecchi gettoni sono diventati qualcosa di particolare interesse per i collezionisti. I gettoni telefonici, simili a delle monete, anche se strutturalmente diversi, col tempo sono diventati particolarmente rari e alcuni di essi hanno acquisito un interessante valore di vendita.
La maggior parte dei gettoni telefonici, usati tra gli anni Cinquanta e Ottanta, sono riconoscibili secondo un modello condiviso in tutte le regioni di Italia. Infatti, nonostante la presenza di alcune caratteristiche a seconda dello stabilimento di produzione, generalmente sono sensibilmente simili tra loro. Il formato, infatti, era stato concepito durante la Seconda guerra mondiale ed è stato tenuto invariato fino alla fine della produzione stessa dei gettoni, nel 1980.
In realtà alcuni esemplari sono stati utilizzati, anche se in quantità minore, fino alla fine del ventesimo secolo, lentamente sostituiti dalle tessere telefoniche. Queste ultime, infatti, in poco tempo hanno riscosso sempre più successo surclassando i precedenti gettoni. I gettoni non avevano un effettivo valore in denaro, in quanto il loro costo è stato modificato durante gli anni a seconda dei livelli di inflazione.
Oggi ormai i gettoni non vengono più utilizzati, eppure hanno acquisito un valore molto più elevato che durante gli anni del loro utilizzo. In particolare, il gettone marchiato con il numero 7808 oggi ha acquistato un valore economico particolarmente considerevole. Il modello è caratterizzato da una serie di scanalature e dalla fattura in bronzo o metalli simili. La dicitura 7808 sta ad indicare l’anno e il mese della produzione di quella serie di gettoni. Quindi, questo esemplare è stato realizzato nel 1978, nel mese di agosto.
Il suo particolare valore dipende soprattutto dallo stato di conservazione, dettaglio importante per poter avere una stima finale. Ma c’è anche un altro dettaglio particolarmente importante: lo stabilimento in cui è stato realizzato. Lo stabilimento è riconoscibile dal logo utilizzato generalmente in alcune lettere. In questo caso, il gettone più “interessante” è quello che presenta il logo “CMM” che può valere da un minimo di 6 euro, quando il gettone è in buono stato, ad un massimo di 35 euro se si trova in condizioni particolarmente buoni.