L’intelligenza artificiale (IA) sta diventando sempre più pervasiva nella nostra vita quotidiana, e l’ultimo esempio di questa tendenza è l’integrazione di ChatGPT, un modello di IA sviluppato da OpenAI, nelle automobili del marchio DS. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è Tesla, l’azienda automobilistica di Elon Musk, a introdurre per prima questa tecnologia, ma DS, un marchio che sta guadagnando popolarità anche in Italia.
I modelli DS3, DS4, DS7 e DS9 saranno i primi a offrire questa funzionalità, disponibile su richiesta per i primi 20.000 acquirenti. Gli utenti avranno la possibilità di sperimentare gratuitamente per sei mesi le capacità di ChatGPT, che promette di rivoluzionare l’esperienza di guida. L’IA sarà in grado di assistere il conducente in una varietà di attività, dall’ottenimento di informazioni a compiti più complessi, il tutto attivabile semplicemente premendo un pulsante sul volante o pronunciando un comando vocale, come “Ok Iris”.
Una delle caratteristiche più notevoli di ChatGPT è la sua capacità di interagire in modo estremamente naturale. Grazie all’uso di tecniche avanzate di apprendimento automatico e all’apporto di centinaia di doppiatori
, l’assistente IA offre un’esperienza conversazionale che si avvicina molto a quella di parlare con un essere umano. Questo rende l’assistente particolarmente utile per intrattenere i passeggeri durante lunghi viaggi, fornendo quiz, giochi e risposte a domande complesse.L’impiego di ChatGPT nelle automobili DS rappresenta un passo significativo nella corsa allo sviluppo e all’adozione di tecnologie di intelligenza artificiale. Non solo offre un nuovo livello di comodità e funzionalità per gli automobilisti, ma apre anche la porta a future applicazioni dell’IA nel settore automobilistico. Immaginiamo un futuro in cui l’IA potrebbe non solo assistere il conducente, ma anche prendere decisioni critiche in tempo reale per migliorare la sicurezza stradale.
L’integrazione di ChatGPT nelle automobili DS è stata accolta con entusiasmo dal pubblico e sembra destinata a diventare un punto di riferimento nel rapporto sempre più stretto tra uomo e macchina.