Una delle maggiori abitudini di tutti i possessori di uno smartphone nel mondo è quella di lasciare il caricabatterie attaccato alla presa di corrente una volta terminata la carica del proprio device, sia per banale pigrizia nel rimuoverlo sia magari per fretta di dover fare altro a telefono finalmente ricaricato, un’abitudine che può sembrare innocua ma che in realtà può risultare pericolosa e nociva su una molteplicità di fronti.
Ricordiamo infatti che comunque si tratta di un dispositivo che sfrutta corrente elettrica, dunque non andrebbe mai lasciato collegato in assenza di un controllo umano che possa intervenire in caso di problemi.
I rischi che si corrono
Lasciare il caricabatterie collegato alla presa di corrente risulta pericoloso per una molteplicità di motivi, i quali aumentano se si tratta magari di un dispositivo importato dalla Cina che non gode di tutti i certificati di sicurezza, potrebbe infatti essere composto da materiali di scarsa qualità o da componenti elettroniche fragili in grado di cedere sotto la tensione e prendere fuoco.
Come se non bastasse poi, bisogna tenere conto che, un caricabatterie connesso alla rete elettrica consuma, inutilmente, energia, non si tratta di una quantità da strapparsi i capelli sia ben chiaro, parliamo infatti di circa 1700 Wh che, in termini economici, corrisponde a circa 52 centesimi all’anno, i quali però vanno moltiplicati per tutti i dispositivi che abbiamo in casa in virtù anche della loro potenza, quello di un computer ovviamente consuma di più di quello di uno smartphone.
Se poi consideriamo che questa abitudine è letteralmente diffusa in tutto il pianeta e moltiplichiamo i costi dunque per ogni utente che ci casca, capiamo che il danno che rechiamo al pianeta non è decisamente indifferente.