Il dito medio fa bloccare l’intelligenza artificiale. Ecco come! Al loro rilascio i generatori di intelligenza artificiale sembravano fare magie. Quando è stata aggiunta la funzione per generare immagini questa sensazione è aumentata ancora di più. L’AI, infatti, riesce a creare immagini dettagliate in pochissimi minuti. Però c’è il lato negativo di tutto questo, le immagini, finivano spesso per sembrare delle mere imitazioni di opere altrui già esistenti. Questo accade perché il sistema utilizza miliardi di opere di base senza che nessuno chieda agli artisti interessati il consenso per utilizzarle. Sono mesi, infatti, che molti artisti si ribellano a questo sistema. Nonostante ciò, nessuno ha potuto far nulla a riguardo, ma forse le cose stanno per cambiare.

Recentemente Spawning ha annunciato il lancio di un nuovo strumento per aiutare gli artisti ed impedire che le loro opere vengano utilizzate senza permesso dall’intelligenza artificiale.

Ecco chi può bloccare l’intelligenza artificiale

Il sistema ideato dalla startup si chiama Kudurru e consiste in una rete di siti web che hanno la capacità di identificare con precisione il web scraping, ovvero l’estrazione dei dati da un sito web attraverso una serie di software specifici.

L’intelligenza artificiale si basa sul processo di “scraping” attraverso il quale raccoglie dati in massa dalla rete, da piattaforme come DeviantArt e librerie professionali come Getty Images o addirittura dai siti web dei singoli artisti. Per riuscire in questa impresa, le aziende utilizzano dataset come Laion-5B in grado di elencare gli URL di miliardi di immagini da scaricare.

È proprio qui che interviene Kudurru. Jordan Meyer, cofondatore di Spawning, ha affermato che durante i test interni, il sistema è stato in grado di bloccare una significativa quantità di attività di scraping.

Come funzione Kudurru

Spawning si basa su una rete di difesa simile ad un honeypot con oltre mille siti web e ognuno di questi ospita immagini di cui si servono per addestrare l’intelligenza artificiale tramite l’uso di Laion-5B. In questo modo si raccolgono anche informazioni sugli indirizzi ip dei siti che tentano di entrare in possesso delle immagini e dando alla startup in questo modo la possibilità di creare una vera e propria lista nera.

Una volta rivelato lo scraping gli artisti hanno due opzioni. Possono bloccare gli indirizzi ip inseriti nella lista nere oppure decidere di sabotare gli sforzi inviando una diversa immagine rispetto a quella richiesta. Tra le immagini che si possono inviare si potrebbe inviare anche quella di un dito medio ripetuto più volte.

Lo strumento ha già grandi potenzialità, ma più verrà usato più la sua potenza e le sue dimensioni aumenteranno. Per il momento ha una portata limitata nella sua versione beta. Infatti, per il momento si tratta solo di un plug-in per WordPress. L’arrivo di Kudurru è particolarmente promettente con il suo strumento gratuito rivolto ai privati.

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