Già a partire dal 2021 quando Apple ha rilasciato il suo AirTag molti esperti di sicurezza informatica aveva espresso i propri dubbi riguardo l’uso improprio che poteva esserne fatto. Il tracker bluetooth a banda ultralarga si presenta come un metodo eccellente per ritrovare oggetti di uso quotidiano come ad esempio, chiavi, portafogli e persino il telecomando del proprio televisore, ma presenta anche un lato “oscuro” che lo rende a tutti gli effetti una possibile minaccia per la privacy.
Infatti, sono già noti alcuni casi in cui vi è stato un uso illecito dello strumento fornito da Apple. Nel gennaio 2022, la modella statunitense Brooks Nader ha raccontato come durante una serata a New York qualcuno le avesse infilato di nascosto un AirTag nel cappotto. Sempre nel 2022, poche settimane dopo, un uomo nel Connecticut è stato arresta per un’accusa di stalking dopo che la polizia aveva individuato un AirTag messo illecitamente nell’auto della sua vittima. Questi sono solo alcuni dei casi derivati dalle continue segnalazioni che hanno spinto la Polizia statunitense a diffondere degli avvertimenti su potenziali situazioni di pericolo causati dall’uso improprio di questi dispositivi.
Gli AirTag di Apple usati da stalker
Ovviamente Apple ha subito rilasciato una dichiarazione in cui condanna l’uso del proprio dispositivo per il tracciamento illecito di persone. Nel comunicato rilasciato sulla pagina di supporto degli AirTag viene anche dichiarato che le forze dell’ordine possono richiedere ad Apple, come supporto ad indagini, tutte le informazioni disponibili su un determinato dispositivo e sul relativo utente che si sospetta ne faccia un uso illecito.
Ma come capire se un AirTag sta tracciando la propria posizione? Bisogna partire dal presupposto che il modello di iPhone in proprio possesso può facilitare o meno la possibilità di scoprire eventuali AirTag nascosti. Ad esempio, coloro che possiedono iPhone con iOS 14.5 o una versione più recente del sistema operativo dovrebbero ricevere una notifica push ogni volta che un AirTag sconosciuto è nelle vicinanze dell’utente per un periodo di tempo prolungato. Cliccando sulla notifica è possibile far suonare l’AirTag per localizzarlo.
Per essere certi di ricevere questi avvisi bisogna accedere all’app “Dov’è”, selezionare la scheda “Io” presente nell’angolo in basso a destra e accertarsi che sia attiva la voce “Avvisi di sicurezza” sotto “Notifiche”. Inoltre, è stata messa a disposizione, per i dispositivi Android l’app “Trova Tracker”. Questa però non presenta le stesse funzionalità automatiche della versione Apple. Infatti, per poter rilevare dispositivi sconosciuti è necessario effettuare manualmente una scansione.
Altri metodi utili per rilevare i dispositivi sconosciuti
Questi dispositivi sono poco più grandi di una moneta e possono essere nascosti ovunque, persino sotto la targa della propria auto. Come il caso di una donna documentato dal New York Times. Per questo, se non si ha a portata di mano uno smartphone bisogna affidarsi ad indizi di tipo visivo ed acustico per individuare gli AirTag.
Gli AirTag, inoltre, hanno un sistema di allarme per cui emettono un segnale acustico se il proprietario si allontana da questi per 24 ore. Il limite è stato modificato recentemente perché prima era pari a tre giorni. Ma è bene non affidarsi solo a questo sistema perché purtroppo sulla rete circolano numerosi video che spiegano come disattivare l’alto parlante.
Se si trovano AirTag nascosti bisogna procedere immediatamente rimuovendo la batteria del dispositivo così da disattivarlo. Per poterlo fare basta capovolgere l’AirTag in modo da avere il logo metallico di Apple sia rivolto verso di voi. Poi bisogna premere sul logo e ruotarlo in senso antiorario in questo modo si può rimuovere il coperchio ed estrarre la batteria. Ovviamente dopo è necessario recarsi alla polizia per segnare la possibile situazione di pericolo in cui ci si trova.