La tecnologia non è solo lo strumento che noi utilizziamo oggi per collegarci alla rete o svagarci, ma anche un qualcosa che può aiutare a trasformare l’accessibilità in concreto. L’idea del progetto “Il Volo di Ale” è proprio questo, Marco Meroni e Alessandro (padre e figlio), quest’ultimo affetto da una malattia rara che va a comprometterne le abilità motorie e respiratorie, hanno pensato di realizzarlo proprio per costruire una casa accessibile, nella speranza che possa restituire alla loro famiglia una sorta di normalità e autonomia.
Il tutto è nato nel 2021, negli anni si sono susseguite varie collaborazioni di brand di alto livello, con la stessa Alexa che da oggi entra in gioco con la possibilità di trasformare l’abitazione in Smart Home, per mezzo della sua funzione di controllo vocale dei dispositivi. Sfruttando l’assistente di Amazon, infatti, Alessandro potrà regolare le tapparelle, i termostati, l’oscurante, le zanzariere o le luci, ma anche accendere i dispositivi elettronici, effettuare chiamate, comunicare con gli altri membri della famiglia siti in stanze differenti, giocare con i titoli Amazon Kids e molto altro ancora.
Amazon Alexa partecipa al progetto “La casa di Ale”
A commentare il tutto ci pensa Giacomo Constantini, business development manager di Alexa, confermando di essere “molto orgogliosi del nostro supporto al progetto, nell’idea di generare un cambio positivo nella vita della famiglia, ma allo stesso sensibilizzando la community su tematiche di accessibilità spesso troppo oscurate da tutto il resto. La tecnologia deve essere il miglioramento dello stile di vita, un aiuto a rendere la nostra esistenza più lieve e meno complessa, riuscendo a rispondere al meglio delle possibilità alle esigenze di tutti“.