L’allarme è stato lanciato qualche giorno fa, tutto è partito da uno studente tramite i social, che ha coinvolto tutto il personale universitario. “Presenti bombe nei robot per la consegna del cibo. Non aprite. Evita tutti i robot fino a nuovo avviso. La Pubblica Sicurezza sta risolvendo il problema”, queste le parole dell’istituto su X/Twitter.
L’università ha fornito diversi aggiornamenti in un secondo momento per segnalare cambiamenti importanti della situazione. I robot sono stati isolati in un “luogo sicuro” o almeno non così dannoso. Un tecnico è stato incaricato di occuparsi dei dovuti controlli prima di poter procedere e ristabilire l’ordine e lo svolgersi di lezioni e attività. Agli studenti è stato consigliato di “rimanere vigili in caso di attività sospette”. Tutto è andato a buon fine e per il meglio a distanza di poche ore. Tuttavia, allarmi di questo tipo e di una tale portata soprattutto dall’altra parte del mondo non vengono mai presi alla leggera a causa di tutti i precedenti.
“Tutti i robot di ogni genere presenti nella struttura sono stati ispezionati da cima a fondo. Torneranno in servizio entro le 16″, ha dichiarato l’istituto nella fatidica giornata a qualche ora di distanza. Starship, la società che progetta i robot in questione messi a disposizioni della Oregon University, ritiene che, nonostante la successiva ammissione dello studente secondo cui parlare di bombe fosse eccessivo, fosse essenziale la sospensione di ogni attività mentre erano in corso le indagini.
Nella sua stessa dichiarazione, la società specifica: “Uno studente dell’Oregon State University ha inviato una minaccia di bomba, tramite i social, che coinvolgeva i robot di Starship nel campus. Lo studente ha successivamente affermato che si tratta di uno scherzo ma Starship per non avere alcun dubbio ha sospeso ogni servizio. La sicurezza è della massima importanza per l’azienda e stiamo collaborando con le forze dell’ordine e l’università per portare a termine queste indagini.”