In un’epoca in cui la domotica sta diventando la norma, il Moorebot Scout Modello E si profila come un contendente promettente nel campo della sorveglianza intelligente. Questo robot compatto e alimentato da intelligenza artificiale è progettato per offrire un monitoraggio avanzato della vostra casa o ufficio.
Caratteristiche
Fotocamera: è dotato di una fotocamera da 1080P con visione notturna, capace di catturare immagini e video chiari e dettagliati, anche in condizioni di scarsa illuminazione. La fotocamera offre inoltre un campo visivo di 120 gradi, permettendo una copertura ampia dell’area.
Audio: è equipaggiato con un microfono e un altoparlante integrati, consentendo una comunicazione bidirezionale con persone o animali domestici presenti nella stanza.
Funzionalità IA: utilizza l’intelligenza artificiale per rilevare persone, animali domestici e oggetti, permettendogli di pattugliare automaticamente lo spazio e inviare allarmi in caso di attività insolite.
Pattugliamento Automatico: può essere programmato per eseguire pattugliamenti automatici di un’area predeterminata.
Controllo Vocale: è compatibile con i comandi vocali tramite Amazon Alexa.
Supporto alla Programmazione Scratch: supporta la programmazione visuale Scratch, rendendo facile anche per i principianti programmare il robot.
Connettività Wi-Fi: si connette alla rete Wi-Fi domestica, permettendo un controllo remoto attraverso il servizio cloud di Moorebot.
Durata della Batteria: con una durata della batteria fino a 2 ore, il robot è in grado di operare per lunghi periodi senza la necessità di ricarica.
Versatilità e Potenzialità
Il Moorebot Scout Modello E è un robot versatile e potente, utilizzabile per una varietà di scopi, tra cui:
- Sicurezza domestica
- Monitoraggio degli animali domestici
- Assistenza agli anziani
- Sicurezza aziendale
- Educazione
- Apprendimento STEM
Oltre le Promesse: Un Test Approfondito
Nonostante le potenzialità, i test iniziali hanno rivelato che il prodotto non ha soddisfatto le aspettative. Ho deciso quindi di condurre ulteriori test per esplorare tutte le sue funzionalità e vedere se potesse riservare delle sorprese. Il Scout-E è pubblicizzato come una telecamera di sicurezza assistita da IA; la mia recensione mira a stabilire se il dispositivo è realmente in grado di apprendere, evitare ostacoli e calcolare accuratamente il ritorno alla stazione di ricarica. La documentazione fornita non specifica il tipo di IA utilizzata, né se il robot possa apprendere o come rilevi gli ostacoli. I miei test futuri dovrebbero gettare luce sul funzionamento effettivo del Scout-E.
Per valutare in modo accurato le prestazioni del Moorebot Scout Modello E, abbiamo adottato una metodologia di test basata su scenari reali. L’obiettivo è esaminare ciascuna delle funzionalità pubblicizzate attraverso test ripetuti, per fornire un quadro completo e affidabile delle sue capacità.
Test del Percorso di Pattugliamento
Inizieremo con il test della funzione di percorso di pattugliamento, partendo da un tragitto semplice per poi passare a un percorso più complesso. La procedura prevede la creazione del percorso seguita da tre esecuzioni dello stesso, per verificare se il Scout-E è in grado di completare il pattugliamento con successo. Durante i test, osserveremo il tempo impiegato per completare il percorso e quante volte il robot devia dalla rotta, urtando ostacoli che dovrebbe essere in grado di evitare. Ogni percorso sarà effettuato in un’area aperta con ostacoli minimi.
Test di Seguimento di Umani e Animali
Una volta completati i test del percorso di pattugliamento, passeremo all’esame della capacità del robot di seguire un essere umano o un animale. Eseguiremo tre test in cui il Scout-E seguirà sia persone che animali. Durante questi esperimenti, introdurremo vari soggetti nella stanza e condurremo un test con un singolo soggetto, per valutare se la presenza di più individui influisce sulle performance del dispositivo.
Il test iniziale
Primo Tentativo: Ostacoli Iniziali
Il mio primo tentativo di creare un percorso di pattugliamento con il Scout-E ha riscontrato diverse difficoltà. La gestione dei comandi si è rivelata impegnativa, con il robot che in alcune occasioni sterzava eccessivamente, deviando dal percorso prestabilito. Una volta acquisita una certa familiarità con i controlli, ho incontrato un altro problema: la difficoltà del dispositivo nel rientrare alla stazione di ricarica da una distanza superiore a un piede. Invece di attraccare, il Scout-E ha eseguito una rotazione di 180 gradi, allontanandosi dalla stazione. Alla fine, ho dovuto prendere il controllo manuale del robot e guidarlo a una distanza inferiore a un piede dalla stazione, dove è riuscito ad attraccare e ricaricarsi.
Secondo Tentativo: Un Passo Avanti
Nel mio secondo tentativo, sono riuscito a creare con successo un percorso di pattugliamento e a salvarlo una volta riportato il robot alla stazione di ricarica. La documentazione menziona la possibilità di guidare il Scout-E fino al punto medio del percorso e, una volta raggiunta la destinazione, di premere il pulsante di ritorno per farlo rientrare autonomamente alla base. Tuttavia, nei miei test, il dispositivo non è riuscito a tornare automaticamente alla stazione di ricarica. Ha tentato di dirigersi verso il punto di partenza, ma non è mai arrivato alla base. Ogni volta che volevo creare un nuovo percorso di pattugliamento, ho dovuto guidare manualmente il Scout-E lungo l’intero tragitto, riportandolo alla stazione di ricarica per l’attracco.
Esecuzione del Percorso di Pattugliamento
Primo Tentativo: Ostacoli e Deviazioni
Nel primo tentativo di eseguire il percorso di pattugliamento, il Scout-E ha incontrato notevoli difficoltà. Inizialmente si è bloccato nella stanza di partenza, impiegando diverso tempo per capire come uscire dalla porta. Una volta fuori dalla stanza, il robot ha urtato contro un muro mentre seguiva il percorso predefinito. Ho lasciato il Scout-E in funzione per un po’ di tempo, ma non è mai riuscito a raggiungere la sua destinazione. Il dispositivo ha mostrato evidenti limiti, girandosi e urtando contro i muri in più occasioni.
Secondo Tentativo: Un Passo Avanti, ma Ancora Problemi
Nel secondo tentativo, il Scout-E è riuscito a raggiungere il punto medio del percorso, ma una volta tornato nella stanza con la stazione di ricarica, è uscito dal percorso e si è bloccato. Ho lasciato al robot il tempo di cercare la stazione di ricarica, ma alla fine ha rinunciato e ho dovuto guidarlo manualmente fino alla base per l’attracco.
Terzo Tentativo: Un Passo Indietro
La mia speranza nel terzo tentativo era che il Scout-E avesse appreso dagli errori precedenti, ma questo tentativo è andato persino peggio dei primi due. Non appena il robot ha lasciato la stazione di ricarica e la stanza, è completamente deviato dal percorso, dirigendosi nella direzione sbagliata. Ho nuovamente lasciato al Scout-E il tempo di cercare la via di ritorno alla stazione di ricarica, ma alla fine l’ho trovato fermo contro un muro.
Un Cambio di Scena: Nuovi Test in un’Area Aperta
Dopo il terzo tentativo fallito, ho deciso di spostare la base di ricarica in un’area più aperta e ho eseguito nuovamente alcuni test. Il primo test in questa nuova posizione è andato molto bene, con il Scout-E che ha completato con successo il percorso di pattugliamento.
Percorso di Pattugliamento Complesso
Primo Tentativo: Un Inizio Promettente che Sfocia in Complicazioni
Dopo aver ottenuto successi in due occasioni dalla nuova posizione, ho ritenuto opportuno mettere alla prova il Scout-E con un percorso di pattugliamento più complesso. Partendo dalla stessa posizione, ho creato un percorso che effettuava un giro completo attorno alla cucina per poi tornare alla base di ricarica. Inizialmente, il Scout-E ha preso una buona direzione, ma una volta effettuata la prima svolta nella cucina, le cose sono andate storte. Il robot è deviato dal percorso e ha finito per bloccarsi in un angolo. Ho lasciato al Scout-E il tempo di cercare di tornare alla base, ma dopo numerosi tentativi, non è riuscito a trovare la via di ritorno.
Secondo Tentativo: Recupero Parziale
Nel secondo tentativo di seguire il percorso complesso, il Scout-E è uscito dal percorso e ha urtato contro alcuni oggetti, ma alla fine è riuscito a tornare alla base di ricarica.
Terzo Tentativo: Un Ciclo di Confusione
Nel terzo tentativo, il Scout-E è nuovamente uscito dal percorso, finendo bloccato in un angolo. Dopo essere rimasto fermo per alcuni minuti, ha iniziato a dirigersi verso la stazione di ricarica, ma ha perso una parte significativa del percorso che avrebbe dovuto seguire. Una volta fatto qualche progresso verso il ritorno alla base, il Scout-E è finito in uno stato di confusione. Ha trascorso diversi minuti cercando di capire come tornare sul percorso giusto. Osservando il robot, sembrava che fosse bloccato in un ciclo, ripetendo gli stessi movimenti senza successo. Alla fine, ho preso il controllo manuale e ho guidato il robot fino alla stazione di ricarica, dove è riuscito ad attraccare autonomamente.
Tracciamento di Persone e Animali
Primo Tentativo: Successo Parziale e Limitazioni Evidenti
Il primo tentativo di tracciare un essere umano ha avuto un successo relativo, dipendente dalla velocità di movimento della persona. Il Scout-E ha perso la traccia dell’individuo in diverse occasioni. Seguire una persona anche a passo lento attorno agli angoli si è rivelato una sfida per il dispositivo. Ci sono stati diversi momenti in cui il Scout-E ha perso la traccia del soggetto e si è deviato, urtando contro un muro o finendo in un angolo. Quando si tratta di tracciare una persona o un animale, è fondamentale che il campo visivo del Scout-E sia limitato a un solo soggetto, poiché il dispositivo si confonde facilmente in presenza di più individui. Ho provato a passare al tracciamento di un cane per valutare la difficoltà del compito, e il Scout-E è stato ancora meno efficace. Il robot è stato in grado di tracciare un cane fermo, ma ha rapidamente perso la traccia non appena l’animale si è mosso.
Secondo Tentativo: Miglioramenti Evidenti
Il secondo tentativo di seguire un essere umano è andato molto meglio. Questa volta, la persona era da sola, senza distrazioni come animali che potessero catturare l’attenzione del Scout-E. Finché la persona camminava a passo lento, il dispositivo è riuscito a mantenere la traccia, perdendola solo quando il soggetto girava attorno agli angoli. In generale, questo test può essere considerato un successo.
Terzo Tentativo: Risultati Misti
Il terzo tentativo è stato un mix di successi e fallimenti. Ho fatto seguire al Scout-E un bambino e, per la maggior parte del tempo, finché il soggetto si muoveva lentamente, il dispositivo è riuscito a mantenere la traccia. Tuttavia, il Scout-E ha incontrato problemi quando il bambino ha girato attorno a alcuni angoli e ha addirittura urtato contro un mobile. Mi sarei aspettato che il Scout-E rilevasse il mobile prima di urtarlo, ma ciò non è avvenuto.
Conclusioni
Il Moorebot Scout Modello E ha mostrato diverse difficoltà nei primi tre tentativi di eseguire un percorso di pattugliamento. Si è bloccato nella stanza iniziale, è andato a sbattere contro i muri e ha deviato dal percorso. Tuttavia, quando la stazione di ricarica è stata spostata in una nuova posizione, il robot è riuscito a completare con successo il percorso di pattugliamento semplice in due occasioni.
Nonostante ciò, quando è stato impostato un percorso più complesso, il dispositivo è uscito dal tracciato o si è bloccato in un angolo. Il Scout-E non è stato in grado di trovare autonomamente la via di ritorno alla stazione di ricarica una volta deviato dal percorso.
Inoltre, il dispositivo ha mostrato difficoltà nel tracciare persone e animali. Ha perso la traccia degli umani quando questi si muovevano troppo velocemente o giravano attorno agli angoli. Inoltre, è stato facilmente confuso dalla presenza di più soggetti nel suo campo visivo.
Impressioni Complessive
Il Scout-E presenta alcune sfide in termini di navigazione e rilevamento degli ostacoli. Allo stato attuale, non è in grado di seguire in modo affidabile un percorso di pattugliamento o di tracciare persone e animali in ambienti complessi. Tuttavia, mostra un certo potenziale e potrebbe migliorare con ulteriori sviluppi.
Raccomandazioni Specifiche per il Miglioramento
- L’algoritmo di navigazione del Scout-E potrebbe essere migliorato per gestire meglio percorsi complessi e ostacoli.
- I sensori o l’intelligenza artificiale del Scout-E potrebbero essere potenziati per rilevare meglio gli oggetti circostanti.
- L’algoritmo di tracciamento del Scout-E potrebbe essere ottimizzato per seguire meglio gli oggetti in movimento, specialmente quando si trovano attorno agli angoli o quando ci sono più oggetti nei paraggi.
Con ulteriori sviluppi, il Scout-E potrebbe diventare uno strumento prezioso per una varietà di applicazioni, come la sicurezza e la sorveglianza. Tuttavia, allo stato attuale, necessita di lavori di perfezionamento per essere considerato utilizzabile.
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