Una volta pioniere nel settore della telefonia mobile, la multinazionale in questione ha attraversato un periodo di declino significativo, culminato nella decisione di licenziare 14.000 dei suoi 86.000 dipendenti. Questa mossa drastica è stata attribuita a un calo del fatturato del 20% e segue una serie di tagli al personale effettuati anche nel 2021, quando l’azienda aveva annunciato l’intenzione di licenziare 10.000 lavoratori.
Nokia: cosa sta succedendo alla storica azienda?
Negli anni ’90 e nei primi anni 2000, l’azienda era un gigante nel settore, particolarmente popolare tra i giovani grazie alla sua innovazione nel design dei telefoni cellulari. Offriva dispositivi con giochi incorporati, suonerie personalizzabili e cover intercambiabili, elementi che all’epoca erano rivoluzionari. Tuttavia, con l’avvento di nuovi concorrenti come Apple, Samsung e vari marchi cinesi come Xiaomi e Huawei, l’azienda ha perso terreno. L’incapacità di competere efficacemente, soprattutto con il mercato cinese, ha portato a una riduzione di almeno 133 milioni di unità vendute lo scorso anno e a un calo dei profitti del 69%.
L’amministratore delegato, Pekka Lundmark, ha espresso fiducia che i licenziamenti non avranno un impatto negativo sull’azienda. Ha dichiarato che la società sta lavorando su una nuova strategia che prevede divisioni più autonome, sebbene non abbia fornito una tempistica precisa per la risoluzione della crisi attuale. Questa situazione ha sollevato preoccupazioni tra coloro che hanno un affetto nostalgico per i prodotti dell’azienda, che un tempo erano considerati all’avanguardia nel settore.
Nonostante la crisi, l’azienda ha tentato di rivitalizzare il suo marchio rilasciando versioni aggiornate dei suoi telefoni classici, dotate di sistemi operativi più moderni. Ha anche introdotto nuovi smartphone, come il Nokia XR20, ma anche questi prodotti hanno sofferto di una domanda in calo, in linea con la tendenza generale che vede una riduzione della domanda per le apparecchiature 5G.
In sintesi, la decisione di licenziare una parte così significativa del suo personale è un segnale forte della gravità della crisi che l’azienda sta attraversando. Mentre cerca di reinventarsi in un mercato sempre più competitivo, rimane da vedere se le nuove strategie aziendali saranno sufficienti a invertire la tendenza negativa e a ristabilire la sua posizione nel settore tecnologico.