In quest’ultimo periodo ritorna una truffa molto ricorrente e che in molti già conosceranno. Si tratta di un tentativo di phishing attuato tramite una strategia che prevede l’invio di una mail o un messaggio in cui si avvisa l’utente di un pacco in giacenza.
La tattica dei truffatori è quella di sfruttare il nome di Poste Italiane per non destare alcun sospetto, infatti essa sarà il mittente dell’SMS. Nel testo i malviventi cercano di accalappiare il loro vittime dicendo che non è stato possibile consegnare il pacco perché l’indirizzo immesso non risultava valido e li si invita a modificare tempestivamente questa informazione.
Nello stesso messaggio è inserito un link in cui espresso di nuovo il nominativo di Poste Italiane, ma che porterà l’utente su un indirizzo completamente diverso. Un altro campanello d’allarme è il testo sgrammaticato, in cui vi è un punto senza spazio. Anche il mittente che ha un prefisso +33, cioè di provenienza greca, dovrebbe dare preoccupazione.
Conoscendo già la situazione non tutti cadono nel tranello, ma, nel caso in cui si aspettasse davvero un pacco, allora basterebbe un poco di distrazione
per essere truffati e cliccare sull’url. In quel momento si aprirà una pagina identica a quella di Poste Italiane. Per non causare preoccupazione e farsi sgamare, spesso inseriscono dei link che riportano alle reali pagine della piattaforma. Sotto, una volta guadagnata la fiducia, bene inserito l’indirizzo fraudolento.Si vedrà anche una sorta di tracciabilità del pacco in cui si informa l’utente che il pacco per l’appunto non è stato consegnato. Proseguendo nella pagina, il prossimo step dei truffatori è quello di chiedere un piccolo pagamento, cosa che potrebbe essere fattibile per qualcuno per ottenere il proprio ordine.
Lì scatta la trappola vera e propria: quei pochi spiccioli non saranno reali. La cifra che verrà estrapolata dalla carta di credito sarà molto più importante. In tal modo poi i truffatori avranno l’occasione di poter salvare i vostri dati bancari.
Se per caso doveste cadere in questa truffa, il consiglio degli esperti è quello di chiamare nell’immediato la banca di appartenenza e bloccare ogni pagamento.