Nel giro di un anno, le colonnine di ricarica sono aumentate notevolmente. Secondo i dati registrati si può parlare di un vero e proprio boom che va da Nord a Sud, compresa la rete autostradale dove si è assistito ad una crescita del 57%. Dall’inizio dell’anno fino al 30 settembre sono circa 47.228 i punti di ricarica pubblici distribuiti su tutto il nostro territorio.
Motus-E, associazione che raccoglie gli operatori industriali, filiera automotive, società civile e mondo accademica, nel trimestre che va da luglio a settembre del 2023 sono stati installati circa 2.018 nuovi punti di ricarica. Considerando le installazioni che sono avvenute nei primi mesi dell’anno si arriva ad un livello mai osservato prima: 10.456.
Una tale espansione è la prova, secondo il segretario generale di Motus-E Francesco Naso
, dell’impegno di tutti gli operatori per dotare l’Italia di infrastrutture strategiche che possano essere al servizio di tutti i cittadini. Inoltre, questo impegno fornisce all’Italia la possibilità di rimettersi in carreggiata rispetto agli altri Paesi Europei.C’è inoltre da tenere a mente che l’Italia è ancora indietro quando si parla della diffusione delle auto elettriche rispetto agli equivalenti modelli ibridi o a benzina e diesel. Dunque, una maggiore espansione delle colonnine potrebbe essere un monito per un aumento anche della diffusione della mobilità elettrica.
Come già detto l’espansione va da Nord a Sud, infatti il boom registrato nel 2023 ha portato ad una diffusione delle colonnine anche al Sud Italia. Rispetto al totale nazionale, i charging point al Sud sono il 23%. Mentre le regioni settentrionali hanno comunque la maggior quota al momento con il 56%. A guidare la classifica al Nord è la Lombardia, con oltre 8mila stazioni di ricarica, ma nel 2023 è stata la Campania a registrare un incremento maggiore con 2212 colonnine installate da gennaio 2023.