Il progresso tecnologico sta raggiungendo vette che per lungo tempo credevamo impossibili. Le aziende lavorano costantemente per produrre prodotti sempre più all’avanguardia. Tra le società più importanti troviamo sicuramente Google, che ha da sempre dimostrato la sua potenza nel campo dell’innovazione tecnologica. Tutte le sue creazioni, che non comprendono soltanto gli smartphone o i software, dimostrano un lavoro di ricerca molto attento.
In questi ultimi giorni, ha anche presentato una delle sue più importanti ricerche del momento basate sul monitorare l’attività cardiaca degli utenti. In particolar modo gli sviluppatori stanno cercando di affinare l’audiopletismografia, una speciale tecnica che permette tale monitoraggio attraverso il condotto uditivo.
Google si è posta come obiettivo la rilevazione dei parametri cardiaci in modo tale da permettere l’identificazione sello stato salutare tramite un dispositivo che tutti noi utilizziamo molto spesso: le cuffie. Grazie all’utilizzo degli auricolari che cancellano il loro motore esterno, si riesce ad inviare in modo pulito dei segnali ad ultrasuoni. Questi verranno sottoposti a distorsioni in diverse modalità per comprendere in che modo il sangue passa attraverso i capillari del condotto uditivo
.Una volta raccolti i dati, essi vengono messi a confronto in base ai segnali di entrata e quelli di uscita dalle cuffie. Proprio da questa analisi si riesce a comprendere quali siano i parametri cardiaci. Ovviamente Google ha dovuto lavorare anche sul fattore software al fine di minimizzare il più possibile il rumore, soprattutto quando i soggetti che utilizzano gli auricolari sono in movimento.
Ad ora gli esiti delle sperimentazioni risultano essere molto promettenti. Gli errori evidenziati dai test sono minimi, equivalgono infatti altri percento durante esaminazione della frequenza cardiaca. Il vantaggio di questa nuova tecnologia permetterebbe di essere applicata in qualsiasi momento e contesto, senza essere ingombrante. Coloro che hanno effettivamente difetti cardiaci, in questo modo, possono controllare costantemente il proprio organismo portando con sé le cuffie semplicemente in tasca e indossando le di tanto in tanto. Così, probabilmente, si potrebbe prevenire la manifestazione di patologie maggiormente gravi.
In base a come andranno i test futuri si capirà se la tecnologia potrà presto arrivare a tutti gli utenti. Magari, in via totalmente ipotetica, saranno gli stessi cardiologi a invitare i propri pazienti ad utilizzare tali dispositivi. Si tratterebbe, ancora una volta, di un esempio in cui la tecnologia si unisce alla medicina per garantire il benessere umano.