Se pur Telegram non ha raggiunto il primato tra le app di messaggistica istantanee del mondo, che spetta ancora a Whatsapp, può vantare una cifra di oltre 700 milioni di utenti iscritti. Il suo funzionamento così dettagliato e pratico e ciò che l’ha resa famosa.
La piattaforma e spesso sponsorizzata come un’applicazione privata e sicura, le cui funzionalità che permettono anche l’autodistruzione delle chat e dei contenuti multimediali. Questo ha permesso che riuscisse a battere i propri competitor per garanzia di privacy. Alcuni esperti però hanno avvisato che Telegram alcune volte condivide gli indirizzi IP durante richiamate vocali. Questo problema è noto da parecchi anni; eppure, non è stato ancora risolto. Qualcuno potrebbe ancora non esserne a conoscenza.
Gli studiosi hanno spiegato che la piattaforma non ha lo stesso livello di sicurezza che solitamente è possesso dalle applicazioni che contengono una crittografia end to end, come ad esempio Signal.
Dennis Simonov, esperto dell’azienda informatica sulla sicurezza T. Hunter
, ha spiegato che nel caso in cui non si comprendano completamente i dettagli riguardanti le chiamate vocali su Telegram, esiste un forte rischio che l’indirizzo IP possa essere rivelato all’interlocutore. La ragione per il quale la piattaforma va a condividere questo codice durante le chiamate è che in tal modo riesce a garantire agli utenti una latenza ridotta e anche una qualità superiore.Nelle altre applicazioni di messaggistica invece quando si effettua una chiamata vocale queste passano attraverso i server privati. In questo modo si riesce a nascondere facilmente la posizione. Cosa grave nella condivisione del dell’IP è che si rischia anche che i dati sensibili dell’utente vengano diffusi. Esistono però degli accorgimenti applicabili per prevenire che l’indirizzo venga divulgato.
Gli utenti possono infatti andare nella sezione delle Impostazioni di Telegram e poi selezionare la voce Privacy e Sicurezza. Dopo questo passaggio si dovrà cliccare Chiamate e poi scegliere il mai per le peer to peer. Per chi non lo sapesse la sequenza i pp identifica il computer in maniera univoca facendo anche risalire alla posizione. La conoscenza di questo dettaglio potrebbe portare al manifestarsi di truffe e frodi bancarie.