Le armi laser nei contesti militari sono ora una realtà

La armi laser sono tutte quelle che rientrano nelle cosiddette armi a energia diretta. Ovvero, questo tipo di armi non sparano proiettili, ma energia. All’interno di questa categoria troviamo le armi acustiche ed elettromagnetiche. In particolare, le armi laser rientrano tra quelle elettromagnetiche.

La armi laser hanno un ampio uso in ambito militare e sono dotate di un’altissima precisione quando si cerca di colpire il bersaglio. I fasci laser prodotti da queste armi sono molto veloci e riducono al minimo la possibilità dei nemici di evitare l’attacco. Sono già fortemente utilizzate da molti Stati e sono scelte soprattutto quando si cerca di colpire oggetti molto piccoli o quando si cerca di disattivare un motore di un camion o quando si vuole abbattere un drone. Scopriamo in cosa consiste questa tecnologia e quali sono le sue applicazioni.

Cos’è un raggio laser?

LASER è l’acronimo di “light amplification by stimulated emission of radiation”, che in italiano si traduce con “amplificazione della luce mediante emissione stimolata della radiazione”. Concretamente, si tratta di una forma di luce concentrata e dotata di una frequenza ben definita.

La maggiore differenza tra un raggio laser e dei raggi qualsiasi è che i primi sono allineati in modo parallelo. In questo modo il raggio ha una forma perfettamente rettilineo. È proprio questa caratteristica a rendere i raggi laser molto potenti. Inoltre, i raggi laser sono monocromatici, ovvero la loro luce è composta da una sola lunghezza d’onda di luce.

In particolare, i laser utilizzati per le armi producono un fascio di luce molto stretto, nella regione degli infrarossi, dettaglio che rende il laser invisibile. Questa caratteristica è importante in ambito militare proprio perché in questo modo il nemico ha maggiori difficoltà a comprendere da dove proviene il raggio.

Cosa sono le armi laser?

Un’arma laser è sostanzialmente composta da tre parti: un mezzo ottico attivo, un sistema di pompaggio e una cavità ottica. La prima parte è un materiale che, quando viene stimolato elettricamente è capace di emettere luce. La seconda fornisce energia al mezzo attivo. Mentre la terza componente ha la capacità di generare il raggio vero e proprio.

Anche il funzionamento dell’arma si divide in diverse fasi. Il dispositivo in questione, una volta attivato, invia elettricità al mezzo ottico che a sua volta stimola atomi o molecole ed emette fotoni, ovvero le particelle che compongono la luce. La luce prodotta rimbalza tra due specchi molto riflettenti che si trovano all’interno del dispositivo (riflessione tra specchi). Una piccola parte dei fotoni prodotti fuori esce da un foro che si trova in uno dei due specchi e crea il fascio laser che, se ben indirizzato, può colpire un bersaglio specifico.

Questo particolare tipo di armi può essere davvero molto utile nella difesa contro le minacce di tipo aereo, infatti possono abbattere droni, razzi e anche aerei nemici per proteggere lo spazio aereo da tutte le intrusioni ostili. Inoltre, possono essere usate anche contro le persone. Le armi laser puntate sul viso di una persona possono causare disorientamento e accecamento temporaneo.

Al momento solo alcuni Stati utilizzano questo tipo di tecnologia. Gli Stati Uniti stanno lavorando su alcuni sistemi laser tra cui troviamo anche il Laser Weapon System (LaWS) e un sistema di difesa antimissile a energia diretta (DASER). L’esercito israeliano invece usa un sistema anti-razzi (Iron Beam). Inoltre, anche Russia e Cina stanno lavorando per sviluppare un proprio sistema di difesa e di attacco con armi laser.

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Pubblicato da
Margareth Galletta