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ATTENZIONE: l’AI viola la privacy e ruba i nostri dati personali

È un argomento complesso e controverso. Molti modelli di intelligenza artificiale, in particolare quelli utilizzati per riconoscimento facciale, analisi del linguaggio naturale, raccomandazioni personalizzate e pubblicità mirata, sono addestrati utilizzando enormi quantità di dati, che possono includere informazioni personali degli utenti. Le stesse aziende che creano le proprie intelligenze artificiali usano i nostri dati per riuscire ad addestrare i modelli generati e nonostante il pericolo di incorrere nella violazione della privacy ad oggi non c’è un vero modo per fermarle.

AI e privacy dei dati personali

Le questioni principali e le sfumature del fenomeno sono sostanzialmente:

  • Anonimizzazione dei dati: molte aziende e ricercatori che utilizzano dati per addestrare modelli di AI cercano di anonimizzare i dati. In questo modo dovrebbe essere impedito loro di essere direttamente collegati a individui specifici. Questo viene fatto per proteggere la privacy delle persone e per rispettare le leggi sulla protezione dei dati;
  • Utilizzo consensuale: Le aziende dovrebbero ottenere il consenso degli utenti prima di utilizzare i loro dati. Questo spesso avviene attraverso termini di servizio o politiche sulla privacy, anche se la chiarezza e la trasparenza di tali documenti
    possono variare notevolmente;
  • Limiti legali e regolamentari: in molte giurisdizioni, ci sono leggi che proteggono la privacy dei dati degli individui e regolamentano come possono essere utilizzati. Ad esempio, in Europa, il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) impone regole rigorose sull’utilizzo dei dati personali;
  • Rischi e sfide: anche se i dati vengono anonimizzati, ci sono potenziali rischi. Tecniche avanzate potrebbero, in teoria, de-anonimizzare alcuni dati. Inoltre, i modelli di IA potrebbero, in circostanze particolari, generare informazioni che sembrano personali o specifiche. In realtà queste sono il risultato di generalizzazioni basate sul vasto set di dati su cui sono stati addestrati.

In sintesi, mentre è vero che molti modelli di AI vengono addestrati utilizzando enormi quantità di dati che possono includere informazioni sugli utenti, esistono misure e precauzioni prese per proteggere la loro privacy. Tuttavia, il campo è in evoluzione, e la discussione sulla privacy e sull’etica dell’AI è un’area attiva di ricerca e dibattito che non accenna a chiudersi qui. Sono tanti i dibattiti a riguardo, tra cui rientrano i conflitti tra AI e artisti.

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Pubblicato da
Margareth Galletta