News

Fusione nucleare: è pericolosa o può cambiare il futuro energetico?

Quando si pensa alla fusione nucleare, c’è sempre un senso di incertezza, quasi di paura. Il nucleare è per moti sinonimo di pericolosità e non tutti riescono a vederne le potenzialità positive in ambito energetico. La tecnologia invece potrebbe usufruire della fusione nucleare per produrre energia sostenibile e conveniente sul nostro pianeta. Essa, infatti, permetterebbe di risolvere i problemi legati alla gestibilità delle scorie e all’approvvigionamento energetico di fonti non rinnovabili.

Essa è ben differente dalla fissione nucleare, quella che caratterizza le centrali nucleari, e produce una quantità maggiore di energia e non ha bisogno di alcun elemento che si è radioattivo. Questo significa che non è soltanto molto più efficiente ma anche più pulita e non pericolosa.

Prospettive e sperimentazioni sulla fusione nucleare

Gli scienziati stanno concentrando molti dei loro sforzi affinché ben presto si raggiunga l’obiettivo della realizzazione di una fusione nucleare che sia performante e una valida alternativa energetica alle fonti classiche. Purtroppo però, nonostante vi siano stati comunque dei progressi, dovremmo aspettare ancora parecchio tempo prima che questa raggiunga la perfezione. Sono anni ormai che i ricercatori effettuano sperimentazioni, come quella avvenuta nel 2014 a Livermore, nel Laboratorio Nazionale, che permise di produrre ancora più energia rispetto a quella proveniente dai combustibili.

Nel processo però mancava ancora il raggiungimento di una fondamentale parte chiamata ignizione. Essa è il processo attraverso il quale l’energia di fusione diviene maggiore rispetto a quella che viene usata per controllare i nuclei della miscela di isotopi appartenente all’idrogeno. Un’altra ricerca condotta l’anno scorso, ha segnato una grande svolta. Gli scienziati hanno ammesso che sono riusciti a risolvere il problema dato dall’ignizione della fusione. Come hanno fatto? Nella sperimentazione hanno usato 192 laser per colpire e lo stesso momento una sfera composta da trizio e deuterio, grande soltanto pochi millimetri. La sfera, attraverso il calore, si è ristretta e ha raggiunto i tre milioni di gradi, permettendo il raggiungimento del processo di fusione e creando autonomamente dei neutroni molto energetici.

Continuando con gli studi, le prospettive per il futuro potrebbero essere rosee. Sono numerosi i progetti che presto vedranno luce. Uno dei più significativi è dato dall’idea degli Institute of Electrical and Electronics Engineers. Il loro piano è quello di sostituire ufficialmente i combustibili usati solitamente nel processo, cioè il trizio e il deuterio, con elementi facilmente trovabili e più sostenibili. L’obiettivo è quello di permettere alla fusione nucleare di rilasciare energia tramite le particelle piuttosto che dai neutroni. Le donne energetiche per il futuro sono così tante che non è possibile effettivamente avere una prospettiva reale su quello che succederà. L’unica cosa che possiamo fare è aspettare.

Condividi
Pubblicato da
Rossella Vitale