Se vi dicessimo che le lampade lava sono utilizzate per proteggere il 10% del web ? Sicuramente vi potrebbe suonare strano, ebbene è così, le famose nonché lampade degli ormai lontani anni 90′ sono adoperate per un sistema di crittografia che le utilizza per generare numeri casuali, elemento fondamentale in tutte le forme di protezione nel mondo del web.
A darcene la prova è Cloudflare, una delle maggiori aziende nel campo della sicurezza informatica, la quale nel proprio edificio a San Francisco ha allestito una stanza ad hoc con una parete piena di queste lampade e con delle telecamere specifiche che registrano le fluttuazioni del liquido al loro interno.
Le fluttuazioni
Proprio le fluttuazioni vengono osservate e adoperate per la conversione in numeri casuali, nel dettaglio il principio è molto semplice, le fluttuazioni all’interno della lampada sono del tutto casuali e dunque sono al 100% imprevedibili, sinonimo di impossibilità di replicarle, dal momento che non c’è uno schema generativo alle spalle, di conseguenza i numeri generati sono impossibili da indovinare e molto efficaci a livello crittografico.
La parete di Cloudflare si chiama LavaRand e ci mostra come oggetti di uso comune possano essere sfruttati nel mondo della sicurezza informatica laddove il numero di attacchi è sempre in costante aumento e proteggere grosse realtà è diventato a dir poco essenziale, in questo campo la casualità è l’arma migliore se usata appunto nella crittografia, ciò che è casuale non si può capire, ciò che non si può capire non si può prevedere e quindi non si può hackerare, garantendo il massimo della sicurezza.