Il 25 ottobre ha avuto inizio la rivoluzione: Vodafone Group ha annunciato i risultati di una serie di test condotti in Spagna, mirati a esplorare le potenzialità della banda alta a 6 GHz per le reti di quinta generazione. Questi test sono stati eseguiti in un sito 5G a Madrid, utilizzando la tecnologia di antenna Massive MIMO per ottimizzare la qualità del segnale e minimizzare le interferenze.
L’obiettivo principale della sperimentazione era di dimostrare l’importanza di allocare questa parte dello spettro alla telefonia mobile, in un contesto in cui la domanda di larghezza di banda è in costante crescita. Durante i test, è stato utilizzato uno smartphone sintonizzato su un canale da 200 MHz, che rappresenta la quantità di banda che sarà presumibilmente disponibile per ogni operatore mobile nei paesi europei. Questa quantità è circa il doppio di quella attualmente utilizzata per i servizi 5G.
I risultati sono stati notevoli. Velocità di download fino a 5 Gbps sono state raggiunte, con una media di 2 Gbps in ambienti chiusi. Questi risultano sono particolarmente rilevanti per Vodafone, dato che circa il 75% del traffico mobile proviene da ambienti interni come case, uffici e luoghi pubblici. La copertura è stata testata in vari tipi di edifici e a diverse distanze dall’antenna, confermando che la banda a 6 GHz è in grado di fornire un servizio robusto e affidabile.
Oltre agli ambienti interni, la sperimentazione ha incluso test in aree esterne completamente ombreggiate da edifici, confermando che la banda a 6 GHz è in grado di penetrare e attraversare le strutture. Questo suggerisce che la tecnologia ha il potenziale per fornire livelli di copertura paragonabili a quelli delle attuali reti 5G.
In un contesto più ampio, Vodafone sottolinea che la domanda di connettività in Europa sta crescendo del 30% ogni anno. Con l’avvento di nuove tecnologie e servizi, come la realtà aumentata e i veicoli connessi, la necessità di reti più potenti e capaci è più pressante che mai. L’allocazione della banda a 6 GHz potrebbe quindi essere una soluzione a lungo termine per evitare una futura carenza di capacità di rete. Alberto Ripepi, Chief Network Officer di Vodafone, ha enfatizzato l’importanza di un’allocazione equilibrata dello spettro a 6 GHz. Secondo lui, senza un’allocazione adeguata, potremmo affrontare una grave carenza di capacità entro cinque anni. Questi risultati saranno presentati alla Conferenza Mondiale delle Radiocomunicazioni a Dubai nel novembre 2023, dove Vodafone intende sostenere l’assegnazione della banda alta a 6 GHz alle Telecomunicazioni Mobili Internazionali, promuovendo così l’armonizzazione dei servizi 5G in Europa.